L’incendio e le storie che abbiamo raccontato ieri. Storie che si intrecciano con quelle di coraggio e di solidarietà, messe in campo dalla macchina dei soccorsi.

Mentre le fiamme divoravano lo sperone dove giace buona parte della città di Tivoli, con il fuoco che devastava il centro di accoglienza di Villa Olivia, un centro di revisioni per auto, varie abitazioni, il comando compagnia della Guardia di Finanza, una stazione di servizio IP, un vicino asilo e i tralicci dell’alta tensione, dall’altra parte lavoravano i Vigili del Fuoco di Tivoli e Roma, intervenuti con le autopompe, a supporto delle squadre di terra, unitamente a  due elicotteri della Regione Lazio, coordinati dal DOS, che hanno effettuato 46 lanci, le associazioni di protezione civile del territorio con i mezzi antincendio.

Il provvedimento più importante è stato quello relativo all’evacuazione degli ospiti del Cas, dislocati dall’amministrazione comunale di concerto con la Prefettura di Roma e con il responsabile della struttura, nei centri di Guidonia e Lunghezza (la struttura è evidentemente inagibile).

Ma c’è anche la storia di alcune case interessate dal fuoco e quello di una scuola materna. C’erano 18 bambini di età compresa tra 3 e 4 anni e quattro insegnanti: sono stati loro ad essere prelevati dal personale del commissariato di Tivoli e trasportati all’interno dell’ufficio a bordo delle autovetture di servizio. I bambini, sono stati rifocillati e tranquillizzati dai poliziotti che si sono attivati per rintracciare i genitori a cui sono stati poi affidati.

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