Guidonia / Bando AEC, i dettagli

In Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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La procedura era attesa e necessaria. È stato uno degli ultimi atti dell’amministrazione commissariale l’avvio dell’iter – determinazione dirigenziale 209 del 14 giugno, Area VIII Servizi alla Persona – per l’affidamento del servizio di assistenza specialistica e culturale (AEC) per l’inclusione sociale degli alunni con disabilità residenti nel Comune di Guidonia Montecelio nelle scuole dell’infanzia comunali e statali, primarie e secondarie, relativamente all’anno scolastico 2017/2018, il tutto attraverso avviso di negoziazione sul mercato elettronico (RdO) M.E.P.A. mediante la piattaforma www.acquistinretepa.it. RdO n.1622257.  L’ammontare totale dell’appalto è pari a 655.000 euro, comprensivi di Iva al 5%, al netto del ribasso offerto in sede di gara, oltre mille euro di oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, il tutto a decorrere dall’inizio del prossimo anno scolastico ed entro il prossimo 15 settembre – il mancato avvio dell’assistenza determina la revoca dell’aggiudicazione – con il servizio che si chiuderà il prossimo giugno. Ne definiamo i passaggi più importanti. Le domande dovranno essere presentate attraverso la piattaforma Mepa.

I requisiti. Sono ammessi alla gara operatori economici con idoneità individuale, consorzi, RTI, gruppi europei di interesse economico.  Detto delle varie iscrizioni ad albi e registri, la capacità economico finanziaria deve provare che la società sia in possesso di un fatturato realizzato complessivamente negli ultimi 3 anni non inferiore al valore complessivo stimato dell’appalto, e, rispetto ai servizi oggetto della gara, non inferiore alla metà del valore complessivo stimato. Molto dettagliato dovrà essere il punto sulle capacità tecnico professionali: è prevista infatti la presentazione di un elenco dei principali servizi nel settore di attività oggetto della gara realizzati complessivamente negli ultimi tre esercizi eseguiti e regolarmente eseguiti,  per un importo non inferiore alla metà, anche in questo caso, del valore complessivo stimato dell’appalto.

La sede di erogazione del servizio. L’AEC lavora in aula, in compresenza dell’insegnante ed eventualmente alla presenza dell’insegnante di sostegno. L’obiettivo è “agevolare la trasmissione dei contenuti didattici e le verifiche di apprendimento ai fini del successo formativo degli alunni destinatari dell’assistenza e per favorirne la socializzazione e l’integrazione scolastica”, senza dimenticare la presenza dell’assistente in sede di programmazione e progettazione e in sede di attività extrascolastiche. Gli interventi consistono dunque in attività educative ed assistenziali rivolte all’alunno disabile e al contesto in cui è inserito per facilitare adattamento, integrazione e capacità socio relazionali.

Il numero e le ore. Sono necessari almeno 54 AEC. Tra questi l’aggiudicatario dovrà individuare un coordinatore di progetto, il tutto per un monte ore stimato pari a 30.436 (10920 da settembre a dicembre e 19516 da gennaio a giugno 2018) e calcolato considerando le risorse disponibili sul relativo capitolo di bilancio.

Il personale. Gestione completamente a carico dell’aggiudicatario, che dovrà inoltre assicurasi che il personale sia in possesso dei requisiti previsti dalla legge nazionale e regionale. “Per lo svolgimento del servizio – si legge nel bando – l’aggiudicatario si impegna ad utilizzare solo il personale proposto in sede di offerta, con esperienza almeno quinquennale nel servizio oggetto di gara, destinato in via esclusiva allo svolgimento dello stesso”, in possesso di diploma di scuola superiore e di attestato di qualifica regionale Adest, OSS, oppure AEC / OSA rilasciato da ente accreditato e autorizzato con esame finale. “Qualora risulti compatibile con la propria organizzazione, l’impresa aggiudicataria è tenuta a garantire il passaggio del personale già impiegato dall’impresa uscente nell’ottica del mantenimento degli attuali livelli occupazionali e della continuità didattica”, una buona notizia per i tanti AEC che in questi mesi hanno vissuto una grande incertezza circa il loro futuro lavorativo.

Scioperi e disservizi. Nessuna sospensione, né interruzione né abbandono. Per alcun motivo e mai senza formale ed espressa autorizzazione del Comune. Il bando su questo punto è categorico. “In caso di sciopero del personale o di disguidi nel funzionamento del servizio, le famiglie dei bambini utenti dovranno preventivamente essere informate”.

Questa dunque la panoramica sul nuovo bando dell’AEC. Un ruolo spesso poco conosciuto o associato ad altri. Parliamo di un assistente educativo culturale che svolge il proprio operato principalmente nelle scuole, dove in collaborazione con l’insegnante di classe e quella di sostegno si occupa di alunni con diverse disabilità, da quelle cognitive a quelle psicomotorie. Il tutto attraverso un piano educativo che viene stilato all’inizio dell’anno scolastico dopo una attenta osservazione dello studente: dunque non solo supporto in tutte le attività didattiche, ma anche principale “strumento” nelle mani dei bambini per portare avanti attività specifiche per il raggiungimento di obiettivi come il contenimento, il rispetto delle regole, la gestione delle emozioni, l’autonomia personale, lo sviluppo linguistico e molto altro. Donne e uomini in continua formazione, attraverso corsi messi a disposizione sia dalle Cooperative che dalla Asl: formazione fondamentale, perché parliamo di un lavoro che va svolto con umanità e professionalità, e ruolo spesso ben poco conosciuto. Non stiamo parlando di chi si occupa della sola igiene personale del bambino, compito che in realtà non spetta a un Aec a meno che non faccia parte del piano educativo del bambino, per fare in modo che questo possa imparare a gestire da solo tale necessità: spetta ad un Aec colmare tutte le esigenze del bambino, comprese quelle sanitarie. Non sono pochi infatti i lavoratori formati per il soccorso immediato e per la somministrazione di farmaci salvavita, proprio perchè sono loro ad occuparsene. Tutti i giorni.

 

 

 

 

 

 

 

 

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