Tivoli. Al via i saldi spenti dalla crisi, per rinascere occorre “Fare rete”

In Primo Piano da Riceviamo e Pubblichiamo

Condividi

tivoliArrivano i saldi, ma ormai i tempi sono cambiati e le vendite promozionali, purtroppo, non attirano più i clienti. Il trend delle vendite promozionali, in linea con quelle degli altri periodi dell’anno, sono in costante calo. In crescita, purtroppo, solo il numero dei negozi che chiudono. Questo primo semestre del 2013 ha fatto registrare una diminuzione del volume d’affari di circa il 30 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2012. Stesse percentuali anche per i cali delle vendite per gli ultimi saldi invernali rispetto a quelli della scorsa estate. Sono già più di 10 le serrande che si sono abbassate “definitivamente” dall’inizio dell’anno che si uniscono alle 25, più due istituti bancari, del 2012. Questa la fotografia impietosa della realtà. “Ormai i commercianti non puntano più sull’apertura dei saldi per migliorare le vendite – commenta Augusto Masotti, coordinatore di TivoliNet – qualche effetto positivo si vede solo verso la fine delle svendite, quando le percentuali di sconto si alzano ulteriormente. Il commercio è in crisi, e quello tiburtino paga dazio ancora più pesantemente per lo stato in cui è ridotta la nostra città. Eppure avremmo tutto per far diventare Tivoli come Perugia, o Assisi, o anche come Frascati. Per questo motivo bisogna reinventare i saldi. Non possono più essere solo un’occasione per fare shopping e realizzare qualche affare, ma devono diventare un modo diverso di vivere la città”. “Come TivoliNet – continua Augusto Masotti – stiamo promuovendo i nuovi saldi, ovvero un’attrazione a tutto tondo. Negozi aperti fino a mezzanotte, musica ed artisti di strada nelle piazze, menù speciali nei locali e nei ristoranti del centro, questo il programma per tutto luglio che si aggiunge alle manifestazioni già organizzata a giugno. Proponiamo alla città un modo per trascorrere i venerdì sera, godendosi il fresco di Tivoli tra negozi illuminati e piazze piene di gente. Invitiamo i tiburtini ad uscire di casa e vivere le nostre belle piazze”. “In questi giorni ci piacerebbe vedere le piazze tiburtine piene – conclude il coordinatore di TivoliNet – per il futuro, però, occorre ben altro. Miriamo a coinvolgere e a mettere in rete altri cittadini, altri negozianti ma anche, e soprattutto, altri settori imprenditoriali come quello bancario, l’alberghiero, la ristorazione, l’industriale e l’estrattivo. Solo insieme potremmo fare grandi cose per la città, senza per forza dover dipendere dagli enti pubblici che non sempre hanno la forza per sostenere e promuovere certe iniziative. Intanto godiamoci questa estate insieme a tutti i tiburtini a cui abbiamo voluto offrire, con il grande contributo dei 42 soci fondatori di TivoliNet e con l’aiuto di molti altri commercianti, musica e spettacoli per tutti i venerdì di luglio oltre alle manifestazioni già svolte a giugno”.

 

 

 

Condividi