Un pc portatile per i poliziotti di pattuglia: si comincia dal commissariato “torpignattara”

In Cronaca & Attualità, Roma Est da Riceviamo e Pubblichiamo Commenti

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Il contratto meno finanziato degli ultimi 15 anni, l’accetta dei tagli lineari, la manovra, niente aumenti, niente riordino e niente previdenza complementare. Beh si sa sono battaglie lunghe quelle salariali ed ordina mentali. Ma secondo noi i poliziotti che amano davvero il loro lavoro, che magari son diventati pure bravi a farlo, che mettono tutto in secondo piano rispetto al servizio vorrebbero anche qualcos’altro.

Lavorare in un ambiente efficiente, sentirsi davvero utili ai cittadini ed esserlo per davvero. Disporre, non di cose straordinarie, ma almeno di vestiario decente, equipaggiamento e supporti logistici minimamente utilizzabili, ambienti di lavoro almeno dignitosi, un minimo di aggiornamento e formazione. No signori, il nostro non è un lavoro come tutti gli altri, indossare una uniforme gloriosa ed appartenere ad una istituzione a cui i cittadini ancora guardano con fiducia nonostante tutto, trovarsi a

contatto con disagi, sofferenze, crimini spesso odiosi, gestire il senso di insicurezza che è molto più alto di quanto non ci dicano le statistiche, ingenera negli altri ma soprattutto in noi stessi delle aspettative di efficienza del nostro operato a cui noi dedichiamo tutto il nostro impegno ed oltre.

L’Amministrazione ingrata e patrigna come la chiamavano i colleghi agli Albori del sindacato di Polizia stabilisce però altre priorità da finanziare: Supercar a nolo per Dirigenti ed affini, molti e molto suntuosi alloggi di servizio in immobili di prestigio, altrettanto suntuosi “Uffici Centrali”, iniziative di rappresentanza e fiumi di ore di straordinario per OP. e Vigilanze nella maggior parte inutili.

La UILPOLIZIA di Roma con questa iniziativa simbolica e concreta allo stesso tempo intende testimoniare, oltre ad una vicinanza ed un riconoscimento ai colleghi che svolgono servizi particolarmente disagiati, delicati ed usuranti, la necessità di accendere un riflettore sullo stato in cui debbono operare i poliziotti romani che svolgono i cosiddetti “Servizi d’Istituto” sperando di attirare minimamente l’attenzione di chi ha completamente dimenticato la base su cui molte piramidi sono state erette.

Poi diciamoci la verità, eravamo stanchi di presentarci alle assemblee con i soliti volantini, le solite brochure, le solite facce da agenti immobiliari super fomentati:

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