Prostituzione, body builder di giorno e sfruttatore di notte. Costringeva la sua “protetta” di 19 anni anche a drogarsi

In Cronaca & Attualità, Roma Est da Roma Est Magazine Commenti

Condividi

Nel corso degli intensi controlli eseguiti sul territorio dagli uomini della Polizia Roma Capitale dell’VIII Municipio di Roma, diretti dal comandante Antonio Di Maggio, impegnati in capillari controlli delle consolari, volti al contrasto del fenomeno dello sfruttamento della prostituzione nel territorio, ieri si è proceduto all’arresto di S.C., uomo di nazionalità romena giunto in Italia per lo svolgimento della regolare attività di istruttore di body building e body guard. L’intensa attività di controllo svolta ha potuto accertare la doppia vita dell’arrestato che, oltre a svolgere la regolare attività di istruttore in palestra, sfruttava prostitute minacciandole grazie alla sua prestanza fisica. Il controllo eseguito su strada dall’ufficio di polizia giudiziaria Piss della Polizia Roma Capitale del coordinamento Operativo Attuazione Insediamento Nomadi dell’VIII Municipio, ha permesso ad una diciannovenne albanese indotta alla prostituzione, di trovare il coraggio di dire tutto agli investigatori, raccontando il viaggio dall’Albania all’Italia, sempre rinchiusa in vari alberghi e portata sulla strada per svolgere l’attività di prostituta. La ragazza ha raccontato di diverse violenze subite, nonché la costrizione all’assunzione di sostanze stupefacenti, oltre alle continue richieste di somme di denaro seguite da minacce e violenze. Lo sconvolgente racconto ha dato immediatamente la possibilità di organizzare l’attività di P.G. che portava all’arresto dello sfruttatore, cogliendolo mentre riceveva le somme di denaro dalla giovane ragazza, fatto questo che non lasciava scampo al “palestrato” che dava, agli uomini dell’ufficio di Polizia Giudiziaria Progetto Integrato Sicurezza Sociale, spiegazioni non giustificabili sulla ricezione di tali somme di denaro. Durante le indagini è stato fermato un altro uomo di nazionalità romena che è stato fermato e che nell’immediatezza dei fatti ha rilasciato dichiarazioni discordanti con quanto dichiarato dal “palestrato" S.C. che è stato condotto presso il carcere di “Regina Coeli” a disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Roma, Direzione Distrettuale Antimafia, Erminio Amelio.
La giovane è stata condotta ed accolta nel centro antiviolenza in cui furono portate, dallo stesso Ufficio di P.G., le bambine violentate dal cosiddetto “Guru di San Lorenzo”, arrestato oltre un anno fa e per cui, proprio in data odierna si svolge il dibattimento, per quei fatti, presso il Tribunale della Procura della Repubblica di Tivoli. Le attività eseguite dall’Ufficio sono ancora in corso e sono volte all’individuazione della probabile più capillare rete di prostitute gestita e sfruttata da S.C.

Condividi