‘Ndrangheta, maxi sequestro di beni a cosca calabrese. Sigilli ai locali romani ‘Cafè de Paris’ e ‘George’s’

In Cronaca & Attualità da Roma Est Magazine Commenti

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 Ancora un duro colpo per gli appartenenti alla famiglia Alvaro – ramo di Cosoleto. Il Tribunale di Reggio Calabria – sezione Misure di Prevenzione – presieduto da Olga Tarzia, su richiesta della Procura di Reggio Calabria, ha disposto la confisca di 15 tra imprese e ditte individuali operanti, principalmente, nel settore dei servizi e della ristorazione. Si tratta di noti locali romani, tra i quali, il “Café de Paris” ed il ristorante “George’s”. A queste vanno aggiunti 4 immobili di pregio, 3 autovetture di lusso oltre a rapporti bancari, postali, assicurativi e denaro contante. Il tutto per un valore complessivo di 200 milioni di euro. L’attività che prende avvio dalla nota operazione 'Café de Paris' del luglio 2009, condotta nella sua prima fase, allo scopo di sfruttare al meglio alcune convergenze investigative, in collaborazione con i carabinieri del R.O.S. Centrale di Roma, vede ora interessati, sotto il diretto coordinamento del Procuratore della Repubblica, Pignatone, e del Pm Ombra, i finanzieri del G.I.C.O. di Reggio Calabria, unitamente a quelli del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) di Roma. Nei due anni trascorsi dal sequestro, ai finanzieri sono state affidate, dalla Procura reggina, numerose deleghe d’indagine volte a rafforzare il quadro probatorio disegnato all’epoca. È stato, così, possibile fronteggiare le numerose eccezioni e deduzioni presentate dal nutrito collegio difensivo cui i due soggetti principali dell’indagine, Alvaro Vincenzo (cl. ’64) e Villari Damiano hanno affidato le loro speranze di rientrare in possesso dell’ingente patrimonio illecitamente acquisito. Per arrivare al risultato, cristallizzato nei provvedimenti oggi emessi dal Tribunale reggino, la Procura ed i finanzieri, nell’arco degli ultimi ventiquattro mesi, hanno sviluppato specifiche indagini tecniche, investigazioni finanziarie e bancarie, nonché informazioni tratte da segnalazioni di operazioni sospette, provenienti dagli intermediari finanziari.


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