Si cresce incoraggiate a perseguire i nostri obiettivi, educate nella convinzione della parità, pensando di poter, con l'impegno, superare ogni ostacolo. Poi arriva la delusione. E l'illusione dell'uguaglianza si sgretola.
Ma è proprio a partire da questo svantaggio che oggi molte donne s'interrogano, per come ridefinire i tempi del lavoro, della cura e della vita. In Italia, nel 2010 800mila donne con l’arrivo di un figlio hanno dovuto lasciare il lavoro”.
Nei paesi in cui la partecipazione femminile nel mercato del lavoro è maggiore, maggiore è il ‘Pil’. Si è stimato che se l'occupazione femminile in Italia raggiungesse la media europea, il nostro ‘Pil’ raggiungerebbe quasi il 7%.
Oggi le donne vogliono esserci sia nel mercato del lavoro che nell'attività di cura, un principio di libertà che il mercato difficilmente accetta, perché riconosce astrattamente le competenze delle donne ma non è disponibile ad accettare le loro vite”.
Quanto tempo dobbiamo aspettare perché la parità si realizzi? Ai tempi di crescita attuale un secolo non basterebbe.
Ecco perché “oggi” sono una energica sostenitrice delle quote rosa ritenendole uno strumento necessario per garantire una partecipazione paritaria tra uomini e donne e quindi per assicurare a donne e uomini le medesime opportunità nella vita politica, economica e sociale.
Il mio impegno come Consigliera delle pari opportunità del Comune di Guidonia Montecelio, sarà quello di contribuire ad apportare progetti e proposte, in particolare sui temi del diritto al lavoro, della procreazione responsabile, della tutela della maternita', della regolamentazione degli orari e dei tempi di vita, del lavoro casalingo, del riequilibrio della rappresentanza femminile negli organi elettivi e rappresentativi, cercando così insieme a tutto il gruppo delle pari opportunità di pianificare iniziative utili per le donne del nostro Comune.
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