Esprimere un commento in questi giorni in merito alla situazione in cui versa la politica ed i partiti che ne costituiscono l’ossatura e riuscire a non farsi travolgere dalla rabbia e dalla desolazione è impresa ardua. Ancor più sconcertante è poi volgere l’attenzione su quanto accade all’interno dell’amministrazione della nostra città. Assistiamo per l’ennesima volta a quello che in gergo viene chiamato il” balletto delle poltrone” , espressione massima di una pratica di cui partiti si servono ciclicamente per ridistribuire qualche nuovo incarico e riportare un clima di apparente collaborazione. Solo apparente, perché gli interessi che guidano queste manovre sono tutt’altro che trasparenti e sicuramente non servono a migliorare l’amministrazione della città . Per chi come “il Faro” ha messo come primo punto sullo statuto l’impegno verso la persona, verso la collettività questo ennesimo “teatrino” rappresenta un esempio di quanto lontano sia questo modo di fare politica dalla vita reale … si spartiscono incarichi, mentre si chiudono ospedali e si perde assistenza sanitaria; si accaparrano le posizioni più ambite, mentre le case cadono a pezzi per le subsidenze; invitano l’un l’altro a dimettersi in un susseguirsi di battute, mentre numerose famiglie versano in gravi difficoltà economiche. Non un gesto di attenzione verso chi con questa crisi ha perso tutto, non un’iniziativa che tenda alla solidarietà verso chi non riesce nemmeno ad arrivare alla fine del mese…. Fare demagogia in questo momento di estrema difficoltà economica sarebbe semplice, ma quello che ci preme è di gridare ad alta voce che la buona amministrazione deve volgere il suo sguardo alla comunità cittadina e alle sue richieste; non è importante quale nome “illustre” occupa a ragione o a torto una poltrona in Consiglio o in Giunta…Quelle poltrone, in un sistema democratico sono state assegnate dagli elettori ed a questi bisogna rispondere . ORA!
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