Parte con il piede giusto e con ottimi risultati il progetto di raccolta differenziata “porta a porta” nei principali centri urbani dell'Unione dei Comuni del Med-Aniene, associazione intercomunale della media Valle dell'Aniene . Stando ai dati relativi al mese di maggio, il servizio, attivato ad Arsoli, Roviano, Riofreddo e Vivaro Romano, ha fatto registrare un incoraggiante calo dei conferimenti in discarica rispetto allo scorso anno.
“I comuni che hanno avviato la raccolta porta a porta, con il contributo della Provincia di Roma, hanno ridotto in modo consistente i quantitativi avviati a smaltimento – hanno spiegato i rappresentati della cooperativa Med-Aniene, durante la conferenza stampa di presentazione dei risultati – ed è ragionevole pensare che, con ogni probabilità, i dati di giugno 2010 relativi ai comuni di Anticoli Corrado e Marano Equo confermeranno i risultati ottenuti negli altri centri. Tenendo conto che la frazione organica non è raccolta separatamente, il modello adottato ha prodotto due importanti risultati: percentuali di recupero superiori alla media e costi del servizio sotto la media”.
I primi dati raccolti, confrontati con quelli di maggio 2009, parlano di quantitativi di rifiuti trasferiti alla discarica di Guidonia nettamente inferiori, con un -49 per cento fatto registrare ad Arsoli, -35 per cento a Roviano, -56 per cento a Vivaro Romano e addirittura un -59 per cento a Riofreddo.
Per quanto riguarda la frazione organica dei rifiuti è in programma, a breve, una campagna di monitoraggio sui risultati raggiunti attraverso il compostaggio domestico, che verrà curata da E.R.I.C.A. soc. coop. I dati relativi ai quantitativi di organico trattato dalle famiglie affidatarie delle compostiere messe a disposizione dalla Provincia di Roma saranno resi pubblici non appena disponibili, ma sembra già possibile azzardare delle previsioni più che ottimistiche.
“E’ possibile ipotizzare – hanno sottolineato dalla cooperativa Med-Aniene – che, includendo la frazione organica, la percentuale di raccolta differenziata supererebbe l’80 per cento. Attualmente, però, il conferimento della frazione organica presso gli impianti di compostaggio si tradurrebbe in un innalzamento insostenibile dei costi. La scelta di non raccogliere l’organico potrebbe essere rivista qualora venissero realizzati impianti in localizzazioni più vicine al nostro territorio”.
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