Indagine epidemiologica, Università vs CRA

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità da Yari Riccardi Commenti

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Dura risposta della professoressa Figà – Talamanca alle critiche mosse all’indagine epidemiologica dal Comitato per il Risanamento Ambientale di Guidonia (http://www.romaest.org/news/06/2010/indagine-epidemiologica-prime-reazioni-degli-ambientalisti-parla-il-cra/). Precisazioni che non sono arrivate alle critiche sugli aspetti scientifiche, ma su finanziamenti e fonti per la ricerca. “Lo studio è stato commissionato dalla ASL Roma G – spiega la professoressa – all'Università di Roma "La Sapienza" con una convenzione che prevedeva un finanziamento di 36000  Euro (più IVA) e non di 100000”. Un finanziamento, secondo la docente, destinato a coprire le spese, previste dai regolamenti universitari, per un  "Assegno di Ricerca" destinato al  ricercatore che si è occupato dello studio. “La ASL finora ha versato all'Università solo 21600 Euro più IVA”. Per questo ritardo l'Università ha dovuto  anticipare il resto per compensare il ricercatore che ha eseguito lo studio “quindi la ASL – continua la professoressa – è in debito nei confronti dell'Università di 14.400 Euro (più IVA)”. La Figà-Talamanca precisa anche che la sua direzione è stata a titolo totalmente gratuito, e che “i dati utilizzati nello studio provengono dalla Banca dati Istat, ma sono stati sottoposti ad analisi con  tecniche scientifiche statistico-epidemiologiche che possono essere eseguite solo da ricercatori esperti”. Sulle lacune dello studio, viene detto che questo “non prevedeva  una valutazione né il monitoraggio dell'inquinamento dell'aria  nel comune di Guidonia,  ma esclusivamente la valutazione delle possibili cause di morte collegabili all'inquinamento derivante da alcuni siti inquinanti particolari presenti nella città di Guidonia”. Una indagine che non smette di far discutere. Siamo più che certi che lo scontro tra le parti non finirà qui, vista anche la competenza più volte dimostrata dalle associazioni ambientaliste del territorio. Legittimo comunque che l’Università voglia replicare alle critiche mosse dal CRA.


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