Questa settimana è dedicata a un grande film della vecchia Hollywood. Siamo nel 1938 e Howard Hawks dirige quello che può essere considerato un esempio perfetto di screwball comedy: una commedia romantica e divertente fatta di equivoci, inseguimenti e scambi di persona.
Susanna è la storia di un noioso e impacciatissimo paleontologo, interpretato da Cary Grant, che alla vigilia delle nozze con un’altrettanto boriosa fidanzata, incontra Susanna, una giovane donna eccentrica e piena di vita, interpretata da Katharine Hepburn, che si invaghisce di lui e che lo trascina in una serie infinita di situazioni imbarazzanti, prima tra tutte un’improbabile caccia per ritrovare Baby, il leopardo addomesticato a cui si riferisce il titolo originale.
La storia non è particolarmente innovativa, l’impianto è facilmente prevedibile, eppure Susanna è un film che sa ancora suscitare risate e coinvolgimento anche nello spettatore contemporaneo. Si tratta di una commedia brillante, che fa uso serrato del cosiddetto overlapping dialogue, cioè la sovrapposizione dei dialoghi, per cui i personaggi si parlano uno sull’altro contribuendo a creare confusione e dando vita a situazioni di fraintendimenti comici. Per il pubblico degli anni ‘30 questo modo di parlarsi sopra poteva creare qualche difficoltà di comprensione, non credo che valga lo stesso per lo spettatore di oggi, allenato da tanta “cattiva televisione”.
Battute argute, situazioni paradossali e piacevoli invenzioni. Memorabile la scena in cui i due impareggiabili protagonisti cercano di catturare il leopardo cantando "I can't give you anything but love"!
Quando uscì nelle sale americane fu un flop, oggi è considerato il classico per eccellenza della commedia romantica. Resta uno di quei film che bisogna vedere, anche solo per rendersi conto di quanto, dopo più di settant’anni, possa risultare perfettamente attuale. Voto 8,5
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