“I quartieri sono ai limiti della vivibilità. I residenti sono esasperati”. Arriva una nuova denuncia dal quadrante ad est di Roma relativa alla convivenza dei quartieri con il campo nomadi di Salone. La segnalazione è di Emanuele Licopodio, presidente del Comitato Popolare Roma Est.
“Qui siamo costretti a convivere tutti i giorni con i roghi tossici e con eventi di gravità estrema, come i sassi lanciati sulle auto alcune settimane fa. In tutto questo le forze dell’ordine non hanno mezzi e personale per controllare l’intero territorio”.
Il problema principale è quello dei roghi. “La gente è stanca di dover stare tutte le sere con le finestre chiuse, ma è impossibile fare altrimenti visto che ogni sera si alzano in cielo fumi provenienti da rifiuti bruciati”.
Una questione che andrà a ripercuotersi anche sul futuro dei quartieri. “Una volta chiuso il campo ci vorranno almeno – commenta Licopodio – dieci anni per la bonifica”.
Dal referente del Comitato anche una analisi sul “caso censimenti” scoppiato in queste settimane. “Le foto parlano chiaro, e io non capisco come si possa essere contrari al censimento di queste persone che vivono in condizioni disumane, in luoghi dove i bambini sono costretti a vivere nel degrado totale”. Le foto, tutte realizzate da Licopodio, arrivano dal campo di Salone.
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