Concluso in data odierna il Consiglio Regionale del Lazio oggi alla Pisana, relativo agli ordini del giorno collegati alle leggi di bilancio. Un Odg che impegnava la giunta Zingaretti ad attuare le procedure per aumentare lo stanziamento del Governo per il Fondo Nazionale dei Trasporti ed attivare un tavolo che coinvolga il Governo, la Regione e il Comune di Roma per aumentare il trasferimento a Roma Capitale per accedere direttamente al Fondo Nazionale. Un altro Odg sempre in tema trasporti, invita la Giunta a attuare gli atti necessari per liquidare l’Agenzia Regionale della Mobilità del Lazio, già soppressa con la Legge Regionale 17 del 2016. Per il settore agricolo, vista la grande proliferazione dei cinghiali, la Giunta viene impegnata ad incrementare i fondi per l’indennizzo provocati dalla fauna selvatica. Altro tema, “precari della giustizia”: i lavoratori in cassa integrazione e mobilità, socialmente utili e disoccupati che hanno partecipato a progetti negli uffici giudiziari, era dedicato loro un Odg che impegna la Giunta ad attuare le misure e promuovere l’occupazione per non disperdere la formazione acquisita negli anni.
Stadio della Roma, Tor di Valle: sei in carcere, tre ai domiciliari.
Un Consiglio particolare, quello odierno, dove fuori dell’aula e nei corridoi non si parlava altro che dell’ordinanza di “applicazione di misure cautelari personali” – Tribunale di Roma, sezione dei giudici per le indagini preliminari – ai danni di nove personaggi di spicco: il Vicepresidente del Consiglio Regionale, Adriano Palozzi di Forza Italia, l’imprenditore Luca Parnasi e il presidente di Acea, Luca Lanzalone: nomi “illustri” tra le nove persone arrestate stamani dai carabinieri (sei in carcere e tre ai domiciliari, come noto), nell’ambito di un’indagine sulle “procedure per la realizzazione del nuovo stadio della Roma” a Tor di Valle. La seduta odierna del Consiglio Regionale si è conclusa dunque senza nessun commento in aula da parte dei Consiglieri Regionali stessi sulla vicenda dello stadio della Roma che da questa mattina è esplosa, deflagrando come una bomba. Bocche cucite alla Pisana, nessun riferimento è stato fatto, nessun commento è stato mosso in aula sugli arresti di Adriano Palozzi e dell’esponente del Partito Democratico, il Consigliere Michele Civita. Silenzio ma non da parte del capogruppo di Forza Italia Antonello Aurigemma che ha voluto dare la propria solidarietà ai coinvolti nell’inchiesta. I Consiglieri tutti, infatti, attendono probabilmente qualche elemento in più per potersi esprimere.
Arrivata nel pomeriggio una nota dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in cui afferma “Piena fiducia nell’operato della magistratura”. Nove arresti e ventisette indagati, questi i numeri che fanno tremare Campidoglio e Regione in una vicenda che rischia di montare come panna visti i nomi “eccellenti” che sarebbero coinvolti sia a livello romano che regionale. Il Governatore del Lazio si esprime poi sul Consigliere Civita: “Lo considero da sempre uomo onesto delle istituzioni, sono convinto che saprà dimostrare la fondatezza delle sue ragioni” e poi sulla vicenda stadio “L’amministrazione regionale ha condotto la Conferenza dei servizi in modo tecnicamente corretto e trasparente. Nessun dirigente o funzionario regionale è stato oggetto delle misure adottate dagli uffici giudiziari”.
Anche Roberta Lombardi, capogruppo M5S alla Regione si è espressa in merito; un comunicato del gruppo regionale aveva specificato che “per la Regione Lazio oggi è un giorno di grande preoccupazione: vediamo arrestati importanti esponenti dei partiti che hanno governato negli ultimi 20 anni, come il vice-presidente Palozzi di Forza Italia, e l’ex-assessore all’Urbanistica Civita del PD, tanto caro a Zingaretti. Ma c’è anche Luca Lanzalone, agli arresti domiciliari, che non è un membro del M5S ma ha collaborato come importante consulente del MoVimento e ricopre attualmente la carica di presidente di Acea”; la capogruppo specifica come “tra le carte giudiziarie” sia spuntato fuori il suo nome “per un fantomatico sostegno dell’imprenditore Parnasi alla campagna elettorale”, facendo chiarezza e chiamandosi fuori da ogni coinvolgimento con un video pubblico sulla sua pagina Facebook, specificando di aver incontrato “una sola volta” il suddetto Parnasi presso la Camera dei Deputati e precisando “Un fatto molto grave accaduto a Roma, l’ennesima inchiesta di corruzione in gran parte legata all’imprenditoria romana, coinvolti schieramenti politici e pubblici amministratori”e ancora “Spero la Magistratura faccia la sua celere operazione di verità giudiziaria, perchè purtroppo anche il nostro capogruppo al Campidoglio Paolo Ferrara è stato coinvolto nell’inchiesta. Non sottrarci a quella che è la responsabilità politica è la vera cifra distintiva tra noi e gli altri”.
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