Tivoli Terme / CasaPound in piazza contro i roghi tossici

In Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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“Qui per dare un segnale”. Erano nel pomeriggio di martedì 6 giugno in piazza Bartolomeo della Queva a Tivoli Terme i militanti di CasaPound Tivoli-Guidonia per raccogliere firme contro i roghi tossici che soffocano ormai da tempo il quartiere. “Il nostro è un segnale anche all’amministrazione comunale tiburtina, alla quale – spiegano – presenteremo a breve le firme dei cittadini e un documento per chiedere un intervento deciso e risolutore”.

I roghi e gli incendi di rifiuti avvengono molto spesso su terreni privati. “Sappiamo che non è solo compito del Comune, ma sindaco e amministrazione facciano valere il loro ruolo istituzionale affinchè autorità ed organi competenti svolgano a pieno il loro dovere e riqualifichino la zona”. Una riqualificazione che per CasaPound ha un solo significato, quello di “sgomberare gli insediamenti abusivi e assicurasi che nessuno vi possa far ritorno. Se la zona è di competenza di qualche privato che questo venga diffidato a risolvere la situazione in tempi brevi”. Il movimento non esclude di mobilitare le popolazioni di Tivoli Terme e Villalba.

“Per noi è inaccettabile che i cittadini siano costretti a chiudere le finestre per non morire soffocati e intossicati, e che non possano fare una passeggiata serale senza rischiare di essere minacciati e derubati: da troppo tempo vengono considerati cittadini di serie B, anche da chi ha usato il nome del quartiere in campagna elettorale”.

L’ultimo rogo, enorme e devastante, si è verificato lo scorso sabato in zona Cesurni.

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