“La carenza di personale di assistenza nell’ospedale di Tivoli è particolarmente grave”. E’ il sindacato Cisl FP Roma/Rieti a riportare il tema all’attenzione dell’opinione pubblica. “Ora è più che mai urgente un confronto con la Direzione Strategica della Asl Roma 5 – spiega il segretario territoriale Dimitri Cecchinelli – per portare avanti insieme i provvedimenti che il caso richiede”.
Il problema del personale infermieristico e della carenza di OSS e ausiliari nel reparto di Rianimazione, nel Blocco Operatorio, nell’Area critica, in quella medica e in quella chirurgica “sta determinando una articolazione dei turni particolarmente stressante e non rispettosa del riposto necessario stabilito dalle normative e dal CCNL”. Il rischio sta tutto nell’eventualità che questo problema vada ad influire sul processo di presa in carico e cura del paziente.
“Siamo consapevoli che in tempi di estrema difficoltà ci debba essere una organizzazione dinamica del personale: è chiaro però – prosegue il segretario – che questa non deve andare a penalizzare il professionista nella distribuzione dei carichi di lavoro. Ricordiamo che nel processo del prendersi cura, l’infermiere orienta la sua azione al bene dell’assistito e che altrettanto coerentemente con la propria mission, lo stesso si rifiuta di compensare le carenze e i disservizi quando non vi sia eccezionalità ma consuetudine”. Una inadeguatezza quantitativa dell’organico alla base dell’impossibilità di garantire adeguati standard assistenziali.
“Secondo il rapporto ISPSEL 2008 la categoria degli infermieri è quella più colpita da patologie relative allo stress da lavoro. Questo accade in condizioni fisiologiche, figuriamoci in situazione di carenza di organico”. Per il sindacato l’obiettivo deve essere quello di trovare un sistema che riesca a far convivere una equa ripartizione del carico di lavoro tra gli infermieri ed un uso economicamente conveniente delle risorse. Il tutto per prevenire eccessivi stress sul lavoro.
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