ASL RMG. I risultati di “OKkio alla Salute” 2014

In In Evidenza, Salute & Dintorni da Yari Riccardi

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Meno bambini obesi rispetto al 2012, ma serve mantenere l’attenzione su quelli in sovrappeso, in un numero superiore rispetto a quello della Regione Lazio: troppe bibite gassate e zuccherate, pochi abituati a una sana e buona colazione, da potenziare attività fisica e corretta alimentazione. Sono queste alcune delle conclusioni dell’indagine biennale “OKkio alla Salute” 2014, che ha raccolto informazioni a livello regionale sul peso, le abitudini alimentari e l’attività fisica dei bambini delle scuole primarie nonché di alcune caratteristiche dell’ambiente scolastico ritenute fondamentali per la promozione di una sana alimentazione e di una vita attiva.

Nei 70 comuni della ASL RMG l’indagine ha interessato un totale di 486 bambini (20 classi di terza elementare di 20 plessi scolastici). Dall’analisi dei dati  viene fuori che il 9,2% della popolazione scolastica risulta obesa, ma l’aspetto “positivo” è che questo dato risulta in flessione rispetto alle precedenti indagini ed è in linea con il dato regionale. Il 25% dei bambini, invece, è in soprappeso, e questo dato è superiore a quello della Regione Lazio che è pari al 21,7%. Dai dati confermato anche il detto:“Tale padre/madre, tale figlio/figlia”. L’indagine mette, infatti, in evidenza che quando almeno uno dei due genitori è in sovrappeso il 28% dei bambini risulta in sovrappeso e il 10% obeso. Quando almeno un genitore è obeso il 33% dei bambini è in sovrappeso e il 19% obeso.
Continuando con i numeri, dal rapporto emerge che il 27 % dei bambini non fa una colazione qualitativamente adeguata, il 39 % mangia frutta meno di una volta al giorno e il 54 % dei bambini consuma verdura meno di una volta al giorno o mai nell’intera settimana. Per quanto riguarda l‘attività fisica, nella Asl Rmg più di 1 bambino su 10 circa (13 %) risulta fisicamente inattivo.
OKkio alla SALUTE è stato promosso nel 2007 dal Ministero della Salute insieme al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed è coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con le Regioni e AA.SS.LL. Ad oggi a livello nazionale sono state realizzate quattro indagini rispettivamente negli anni 2008, 2010, 2012 e 2014. La Asl Rmg ha sempre partecipato a tutte queste rilevazioni con un proprio progetto aziendale che consente di avere dati specifici relativi ai bambini del nostro territorio. I dati raccolti con OKkio alla SALUTE hanno permesso di saperne di più colmando questa lacuna e di mettere le basi per un monitoraggio nel tempo del miglioramento di quelle condizioni che devono permettere anche alla scuola di svolgere il ruolo di promozione della salute dei bambini e delle loro famiglie. “La collaborazione tra mondo della scuola e della salute potrà essere rafforzata attraverso interventi di educazione sanitaria focalizzati sui fattori di rischio modificabili, quali la diffusione della conoscenza sulle caratteristiche della colazione e merende adeguate, il tempo eccessivo passato in attività sedentarie o alla televisione, che non dovrebbe superare le 2 ore al giorno”.

“I dati del rapporto OKkio alla Salute 2014 – commenta il Direttore Generale, Giuseppe Caroli – confermano l’importanza di rafforzare ulteriormente le attività di promozione di stili di vita sana in ambito scolastico. A tal fine sono fondamentali interventi multisettoriali che coinvolgano istituzioni, organizzazioni e associazionismo locale per consolidare ulteriormente gli stili di vita salutari, in un’ottica di responsabilità collettiva e non unicamente della singola persona o famiglia. Un sentito ringraziamento va agli operatori della UOC Igiene degli Alimenti e della Nutrizione e a tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione del sistema di sorveglianza “OKkio alla Salute”. Un ringraziamento particolare – conclude Caroli – va ai dirigenti scolastici, agli insegnanti e alle famiglie degli alunni che hanno partecipato con impegno alla realizzazione dell’indagine e che con il loro contributo hanno permesso la buona riuscita della raccolta dei dati”.

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