I conti deposito: quale scegliere

In Cronaca & Attualità da Riceviamo e Pubblichiamo

Condividi

riceviamoepubblichiamoI conti deposito  sono strumenti di investimento per alcuni versi simili ai conto corrente bancari ma che a differenza di questi ultimi – http://www.conticorrentiaconfronto.it/conto-deposito – assicurano tassi di interesse  considerevoli anche con giacenze minime. Esistono due tipologie principali di conto deposito: le soluzioni non vincolate e quelle vincolate.

 I depositi non vincolati

Il conto deposito non vincolato o anche conosciuto in alcuni casi come conto deposito “libero”, è una formula contrattuale che prevede la possibilità per il cliente di depositare e prelevare in ogni momento cifre di qualsiasi entità dal proprio conto deposito. In pratica la banca non impone vincoli temporali al cliente per l’accesso alle cifre depositate, mantenendo un tasso di interesse attivo fisso che va a creare capitalizzazioni in base alla quantità di denaro presente (su base giornaliera, mensile o trimestrale) e per i soli periodi in cui queste cifre sono effettivamente presenti sul conto. Solitamente, con il conto deposito non vincolato, gli interessi vengono pagati al cliente al termine del periodo di capitalizzazione.

I depositi vincolati

Con in conto deposito vincolato il cliente si accorda con la banca conferendogli la proprietà transitoria delle cifre depositate per un certo periodo di tempo (periodo di vincolo) che solitamente può essere dell’ordine di 3, 6 o 12 mesi. Durante il periodo di vincolo l’utente ha sempre facoltà di pretendere la restituzione di tutto o parte del proprio deposito; in tal caso la banca potrebbe però rivalersi applicandogli una penale, oppure non riconoscendogli gli interessi maturati, o riconoscendoli in percentuale molto minore a quanto previsto nel contratto di vincolo. Il pagamento degli interessi maturati nei conti deposito vincolati può essere anticipato o postumo alla conclusione del periodo di capitalizzazione che in questo caso coincide con la durata del periodo di vincolo.

Quale scegliere

Come visto una prima differenza tra le due tipologie di conto deposito (vincolato e non vincolato) è la libertà nell’accesso al proprio denaro. In realtà questo fattore determina una ulteriore e più sostanziale differenza tra le due tipologie che riguarda i tassi di interesse attivi riconosciuti al cliente.

Con il conto deposito vincolato la banca ha una maggiore capacità e libertà di re-investimento delle cifre nel mercato azionario ed obbligazionario internazionale, permettendole di realizzare più alti guadagni. Questo ha un effetto benefico anche sul cliente al quale viene riconosciuto un tasso di interesse attivo maggiore rispetto a quello che invece otterrebbe da un conto deposito non vincolato.

Da una recente analisi di mercato che ha preso in considerazione oltre 10 banche (tradizionali ed online) che offrono conti deposito, si è visto che quando il deposito è vincolato il tasso di interesse attivo è mediamente superiore del 33% rispetto a quello di un conto non vincolato.

Una convenienza evidente. Tuttavia questo tipo di soluzione è consigliabile solo per quei risparmiatori che confidano nel fatto di non aver bisogno delle cifre depositate per tutta la durata del loro periodo di vincolo.

Luca Bozzi

Condividi