Tre settori nei quali la spesa rimarrà inalterata nonostante l’amministrazione abbia subìto ulteriori tagli di trasferimenti statali per 13 milioni di euro: Ambiente, Pubblica Istruzione e Servizi Sociali continueranno, anche nel 2103, ad erogare i servizi con le medesime risorse dell’anno precedente. Da relazione introduttiva e linee guida di spesa presentati ieri dall’assessore alle Finanze Adriano Mazza alla Giunta che li hai poi approvati, emerge che l’Ente continuerà ad erogare servizi alla persona per complessivi 12milioni di euro, garantirà la copertura finanziaria per il mantenimento del servizio di raccolta differenziata (12 milioni e mezzo di euro), manterrà inalterati i fondi (2milioni e mezzo) destinati a servizi scolastici (scuolabus e mensa) nella quota parte pubblica. Non è tutto, fa rilevare Mazza: <In un difficilissimo contesto economico globale e nazionale – spiega – abbiamo trovato risorse pari a 8 milioni per la costruzione di nuovi plessi scolastici, pari a 2 milioni circa d’investimento per la realizzazione di impianti energetici ecocompatibili, differenti da quelli a Biomassa, in grado di far funzionare a costi contenuti le strutture sportive comunali, archiviando già in partenza la soluzione Biomasse . L’ambiente di qualità – chiosa Mazza – rappresenta un alto costo per il Comune, secondo solo al costo del Personale, a quelli per l’assistenza sociale>. Per l’assessore, il Bilancio 2013 (che ora attende la prova dell’aula consiliare entro 20 giorni) è un documento di programmazione della spesa che fotografa <conti finalmente in ordine, abbattimento pressoché totale dell’indebitamento, rispetto dei parametri fissati dal patto di stabilità senza rinunciare agli investimenti, attenzione agli elementi di spesa attraverso la ricerca della sua efficacia. Uno strumento che garantisce ai cittadini servizi di eccellenza soprattutto in campo sociale, ambientale e scolastico. Abbiamo perseguito con successo in questi anni le azioni di recupero del credito sia nei grossi contenziosi tributari, sia negli incassi in altri Titoli del Bilancio. Il risultato è stato che anche nel Bilancio 2013 l’Imu prima casa resta al 4 per Mille (il minimo previsto per legge); l’aliquota Imu di parte delle attività Produttive al 7,6; al 9 per mille quella relativa alle seconde case; nessun adeguamento rispetto a un anno fa nemmeno per l’addizionale Irpef comunale e per la Tarsu/Tares>. Da questo esercizio va in pensione la vecchia Tarsu ed entra lanuova Tares. Giusto ieri la Giunta ha approvato il nuovo regolamento relativo alla nuova imposta di scopo, per gli interessati sono disponibili sul sito Guidonia.org/tributi locali online/Tares tutti i dettagli normativi della legge e i suoi criteri. La Tares finanzierà oltre alla raccolta e smaltimento dei rifiuti alcuni altri servizi come illuminazione pubblica e manutenzione stradale. La Tares impone all’ente locale di individuare i relativi costi complessivi del ciclo di raccolta/smaltimento e di ottenerne copertura 100% dalla contribuzione dell’utenza sia essa domestica o Commerciale/artig/industriale/ecc.L’assessore spiega come il Comune attraverso delle simulazioni sia riuscito a garantire la stessa spesa dell’ultima Tarsu a quelle famiglie con 100 mq di appartamento /3 abitanti, al di sotto di questi parametri i cittadini andranno a credito. Da dicembre scatterà inoltre la maggiorazione obbligatoriadi 30 centesimi ametro/quadro (la legge prevede 30 0 40 centesimi) da versare non al Comune ma allo Stato per finanziare, tra gli altri, servizi correlati come manutenzioni stradali, verde, pubblica illuminazione ecc.Altro elemento degno di nota, relativamente al Bilancio 2013, è la gestione di cassa <per la prima volta in attivo grazie alle azioni poste in essere di recupero del credito oggi possiamo considerarci molto solidi. Siamo divenuti estranei alle forti anticipazioni di cassa (uso dello scoperto Bancario) a cui avevamo, anche se in misura minima fatto in passato ricorso; i fornitori sono ora regolarmente pagati a 60/90 gg. Fra novembre 2012 ed aprile 2013 abbiamo liquidato oltre 27 milioni di fatture arretrate azzerando l’indebitamento>. Tra le riduzioni operate per la quadratura di Bilancio 2013, degno di nota è il taglio pari a 250mila euro dalle spese telefoniche gestite dalle Direzioni nei plessi scolastici <che hanno inteso gestire questa attribuzione di disponibilità di servizio – è la conclusione di Mazza – in maniera poco oculata>.
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