La raccolta differenziata porta a porta bussa alle porte di Tivoli? Questo lascia sperare l’incontro che il Comitato Uniti contro le discariche ha avuto con l’assessore all’Ambiente della città tiburtina Riccardo Luciani, il quale ha descritto quello che potrebbero essere i primi schizzi di un quadro futuro. La richiesta di avviare il Porta a Porta e quella, fondamentale, per i contributi relativi al sistema sono già state presentate dal commissario prefettizio in carica prima della giunta Gallotti. Poste le basi anche per due isole ecologiche: progetti avviati e depositati presso gli enti competenti con le relative richieste fi finanziamento.
Per quello che riguarda gli impianti – a Tivoli è stato previsto uno di compostaggio – Luciani fa sapere che sono stati avviati ulteriori contatti con i tecnici per l’aggiornamento del progetto.
Preoccupazioni sono state esposte dal comitato in merito alla situazione dell’Asa: la società vanta crediti per milioni di euro nei confronti di utenze commerciali e industriali.
“Ritenendo fortemente scorretto ed ingiusto che i costi del servizio e degli interessi bancari dovuti a tale situazione, gravino solo sulle spalle di coloro che già pagano – spiegano i membri del Comitato – abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale di attivarsi immediatamente per le riscossioni e di trovare il modo di far conoscere a tutta la cittadinanza l’elenco delle grandi utenze che da anni non effettuano i pagamenti dovuti”. Un modo per stimolare la coscienza civile.
Si chiude con un qualcosa di molto comune in questi mesi. Le tasse. Per quanto riguarda l’Iva sulla Tia, l’Asa emetterà ancora, in mancanza di una nuova legge, le bollette gravate di Iva. “Come Comitato intendiamo però aderire alle campagne di autoriduzione e richiesta di rimborso avviate dalle associazioni dei consumatori”. Un quadro più o meno confortante. Certo è un passo in avanti. Come già abbiamo sottolineato – oltre ai progetti serve senza dubbio un controllo maggiore del territorio, rispetto ai luoghi dove si gettano (abusivamente) i rifiuti. Ferma restando, ovviamente, l’importanza della differenziata.
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