Riprese audio-video in consiglio comunale, Cecchi fa chiarezza

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Il presidente dell’organo collegiale di Marino interviene sulla questione sostenendo che, in assenza di una precisa regolamentazione, l’utilizzo di qualsiasi dispositivo elettronico in Aula deve essere autorizzato da chi presiede l’Assise. “Anche a me è capitato di far spegnere una telecamera, ma questo non significa che sono contrario all’utilizzo, anzi, sono d’accordo sull’importanza dell’informazione e della trasparenza dell’attività politica e invito per questo i cittadini che possono ad assistere alle sedute del Consiglio”  

“In assenza di una regolamentazione ben precisa in merito alle riprese audio-video dei Consigli comunali, chiunque volesse usare una telecamera durante la seduta dell’Assise deve richiedere l’autorizzazione al presidente del Consiglio comunale, il quale, a sua volta, sentito anche il parere dei consiglieri comunali presenti in aula, può autorizzare o meno le riprese stesse. Con questo non voglio prendere una posizione netta in merito a questa delicata materia, che stiamo anche noi discutendo per poterla al più presto inserire nel regolamento del Consiglio comunale di Marino, anche se sono perfettamente d’accordo sull’importanza dell’informazione e della trasparenza dell’attività politica. Il riesplodere del caso in questi giorni nell’aula consiliare di Frascati sul regolamento delle riprese audio-video, mi porta a fare chiarezza una volta per tutte, perché a riguardo mi è capitato qualche mese fa di chiedere educatamente a un signore che stava usando la sua telecamerina per immortalare alcuni momenti della seduta del Consiglio comunale di spegnerla visto che non aveva richiesto l’autorizzazione a usarla. Il mio è un ruolo istituzionale e, in quanto tale, ho il dovere di garantire la privacy di tutti i consiglieri comunali presenti in aula. Se c’è qualcuno che vuole riprendere le sedute del Consiglio può farlo, ma solo se il regolamento glielo consente, altrimenti, come nel caso di Marino, deve necessariamente essere autorizzato dal presidente dell’Assise. Addirittura è capitato che in certi Comuni venissero protocollate alcuni giorni prima del Consiglio comunale delle richieste formali al presidente, ai consiglieri e al segretario per ottenere il consenso a ‘riprendere gratuitamente le sedute comunali’. Non pretendo che anche a Marino si arrivi a tanto, ma quantomeno che ci sia rispetto dei ruoli, in attesa che il nostro regolamento venga rivisitato. Ne approfitto per invitare i cittadini che ne abbiano voglia, tempo e interesse ad assistere ai lavori del Consiglio e di prendere personalmente visione degli argomenti di volta in volta trattati”.     

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