Un “fatale” imprevisto per un romano di 33 anni, che ieri mattina ha deciso di andare a fare una rapina presso il suo distributore di benzina di “fiducia”.
L’uomo aveva studiato il “colpo” nei minimi dettagli: dai sopralluoghi, all’auto per compiere la rapina fino al cambio di vestiti.
Peccato che non avesse considerato il rischio di essere riconosciuto dal gestore del esercizio.
R.F., ieri mattina intorno alle 9.00, è uscito di casa nonostante fosse sottoposto al regime degli arresti domiciliari e dopo aver rubato l’auto ad una studentessa che l’aveva parcheggiata poco prima nei pressi di un istituto scolastico per andare a fare gli esami di maturità, ha raggiunto il distributore di benzina di via Tiburtina.
Mascherato con cappello e sciarpa per nascondere il viso, si è avvicinato al gestore e dopo averlo minacciato con una pistola gli ha intimato di consegnargli tutti i soldi.
Ma la vittima ha reagito, scagliandosi contro il rapinatore e riuscendo così a scoprire che dietro a quella “maschera” si nascondeva un cliente abituale della zona.
Il rapinatore vistosi ormai scoperto ha tentato di sparare ma la pistola si è inceppata.
Nel frattempo, due clienti del distributore che avevano assistito alla scena, sono accorsi in aiuto del gestore, riuscendo a immobilizzare il rapinatore su una colonnina porta oggetti.
Ma il rapinatore non si è dato per vinto ed è riuscito a divincolarsi, fuggendo a bordo dell’auto rubata.
Sul posto sono giunti immediatamente gli uomini del Commissariato Tivoli che, dopo una breve descrizione dell’uomo, si sono messi sulle tracce dell’evaso.
Gli investigatori hanno effettuato una “battuta” nelle campagne della zona. Sono così riusciti a rintracciare il rapinatore, che, dopo essersi cambiato di abiti ed aver abbandonato l’auto si allontanava, zaino in spalla, a piedi lungo delle stradine poco frequentate.
L’uomo è stato immediatamente bloccato dagli agenti. Nello zaino sono stati rinvenuti gli “abiti” utilizzati per la rapina, una pistola semiautomatica carica a salve ed un coltello a serramanico.
Nelle tasche dei pantaloni c’erano delle chiavi alterate utilizzate dall’uomo per forzare l’auto rubata.
R.F., è stato arrestato per tentata rapina aggravata, per furto aggravato di autovettura, e per porto di arnesi atti ad offendere.
L’uomo dovrà rispondere anche del reato di evasione.
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