E’ in atto la terza fase dell’azione di contrasto al fenomeno della prostituzione pianificata dal Questore di Roma lo scorso agosto. Il terzo step vede infatti gli equipaggi delle Volanti e dei Commissariati impegnati tutte le sere in servizi mirati itineranti, per “l’attitudine” a seguire lo spostamento di donne e uomini dediti al meretricio nei diversi punti della città. Oscillano tra le 100 e le 40 le presenza in media delle persone controllate ogni sera negli ultimi 20 giorni, prevalentemente di nazionalità rumena. Ciò che emerge dai servizi e dall’analisi del fenomeno è la conferma del trend in diminuzione delle presenze di donne e uomini dedite al meretricio su strada.
In particolare la road map della prostituzione conduce in alcuni punti della città tra cui l’Eur, Via Longoni, la zona del Mattatoio, Piazza Giovanni Pascoli e Viale Palmiro Togliatti, dove ancora è presente il fenomeno, e su cui continua ad essere orientata l’attenzione della Questura. Le singole aree su cui si concentrano senza sosta i controlli della Questura si presentano contraddistinte da una vera e propria “zonizzazione”, anche in base alla presenza di prostitute e transessuali, che non fanno registrare una coabitazione ambientale. Diverse sono anche le abitudini riconducibili alle due forme di prostituzione maschile e femminile. Mentre infatti le prostitute si contraddistinguono per la tendenza ad indossare abiti, sia pur succinti, i trans si presentano ai potenziali clienti spesso con atteggiamento particolarmente provocatorio. Diverse sono inoltre le modalità di spostamento così come di guadagno delle due “categorie” del meretricio. E’ confermato infatti il dato emerso già nella prima trance di attuazione della strategia di contrasto pianificata ad agosto relazione all’abitudine delle prostitute con spostamenti in taxi o mezzi di trasporto pubblico. Le donne raggiungerebbero i luoghi scelti per esercitare il meretricio partendo dalle proprie residenze, spesso ubicate in zone periferiche. Più complessa è invece la linea scelta dai transessuali, che si rivelano prevalentemente di origini sudamericane. Nella maggior parte dei casi, infatti, gli stessi si spostano a bordo di auto di media e grossa cilindrata, generalmente noleggiate con contratti di lungo termine, all’interno delle quali consumano rapporti sessuali con i clienti. A cambiare è anche l’età media dei soggetti dediti al meretricio, particolarmente bassa per le donne, che non superano in media i 30 anni per le più anziane, mentre resta più elevata per i transessuali che spesso superano anche la soglia dei 30 anni. I controlli che caratterizzano questa fase dell’attività antiprostituzione seguono ad ulteriori due momenti che hanno segnato una nuova strategia per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno della prostituzione messa in campo dalla Questura di Roma lo scorso agosto.
In particolare, dopo una prima operazione ad alto impatto che ha coinvolto azioni a singhiozzo ed a macchia di leopardo nelle diverse aree maggiormente interessate al fenomeno della prostituzione (anche per evitare l’effetto “assuefazione” ai controlli), l’attività di polizia è stata poi integrata con l’impiego nel corso dei servizi di psicologhe della Polizia di Stato, che si sono occupate dell’analisi del fenomeno in grado di ricavare elementi utili alla ottimizzazione dei servizi anche sotto il profilo investigativo. Da quanto emerso, inoltre, alcune prostitute, di prevalente origine rumena, avrebbero riferito di un momento di “crisi” che starebbe interessando il mercato su strada, mentre rispetto a quanto riscontrato negli scorsi mesi, alcune prostitute avrebbero lasciato trapelare ipotesi di controllo da parte di connazionali di alcune zone, su cui gli investigatori stanno già lavorando.
A distanza di cinque mesi dall’inizio dell’attuazione di questa nuova politica si è passati ad una “azione di controllo del territorio” che ha fatto registrare lo spostamento della prostituzione verso zone maggiormente periferiche e comunque con una significativa riduzione numerica delle presenze rispetto all’inizio della rimodulazione dei servizi. Anche in concomitanza con il periodo estivo nelle zone già precedentemente menzionate è stata registrata un lieve aumento delle presenze che sta tuttavia incontrando la risposta delle Forze dell’Ordine. L’attività su strada affidata alle Volanti ed ai Commissariati si completa con l’intervento finalizzatore dell’Ufficio Immigrazione al quale viene affidata la trattazione degli stranieri irregolari sia di nazionalità extracomunitaria sia di origine comunitaria.
In particolare l’azione dell’Ufficio Immigrazione congiunto a quello della Polizia Scientifica consente di garantire il censimento costante delle presenze sul territorio con la compiuta identificazione dei singoli soggetti, nonché l’adozione di tutti i provvedimenti amministrativi e di Polizia Giudiziaria a carico di soggetti non in regola con le leggi vigenti. All’esito dei controlli antiprostituzione delle ultime 48 ore 17 extracomunitari irregolari sono stati espulsi dal territorio nazionale. Intanto sul fronte della prostituzione in house non si allenta l’attenzione della Questura, che negli ultimi 10 mesi hanno condotto a chiudere 27 case d’appuntamenti, 2 alberghi e 3 centri massaggi, con la denuncia all’Autorità giudiziaria dei rispettivi gestori.
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