Guidonia, il caos cave ad una svolta: lunedì prossimo incontro tra le parti sociali. L’obiettivo è una soluzione compatibile tra lavoro, impresa e ambiente: una missione impossibile?

In Cronaca & Attualità, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Un incontro cordiale e costruttivo. Ma segnato a tratti da un aspro confronto dialettico. Ecco la descrizione del programmato confronto tra amministrazione comunale di Guidonia e imprenditori del travertino. Le parole sono del sindaco Eligio Rubeis, che ha sottolineato come “alla fine però gli imprenditori del travertino hanno manifestato apertura verso la mia proposta di fissare il tempo delle proroghe per le cave presenti all´interno dell´area sanitaria di Villalba di Guidonia e Tivoli Terme in cinque anni a partire da subito, avviando contestualmente una seria programmazione di ripristino ambientale delle aree stesse e di riconversione di quelle attività in insediamenti produttivi di lavorazione in loco del materiale lapideo”. Questa è praticamente il punto più importante della riunione che si è tenuta nella giornata di lunedì. Quindi, i cavatori hanno manifestato apertura verso una proposta che vedrà tra 5 anni l’utilizzo del travertino non più come prodotto da esportare, ma come risorsa da utilizzare in loco. Diciamo subito che sarebbe una decisione storica per Guidonia, il cui travertino è molto noto all’estero e poco utilizzato, se non per pezzi di arredo urbano, in città. Ci sarà da vedere se effettivamente andrà così, se davvero saranno messi in atto programmi di ripristino ambientale in zone sbranate dalla fame di escavazione: più che ripristino, si tratta di creare dal nulla. E in pochi ci sono riusciti. Ci sarà da vedere se questa apertura sarà un dato reale, e non un ottimo proclama per calmare le acque. E ancora, ci sarà da vedere che fine faranno i lavoratori, gli unici, insieme ai cittadini di Villalba e Tivoli Terme, a patire la situazione, tra cassa integrazione e subsidenze. Al tavolo si è parlato ovviamente anche della ormai famigerata proposta di legge 168, e della volontà dell’amministrazione comunale di Guidonia di “presentare attraverso i propri referenti in consiglio regionale un emendamento che diversamente disciplina i tempi per le cave ricomprese nell´area sanitaria. Una posizione che alla fine hanno capito anche i rappresentanti provinciali dei maggiori sindacati di categoria, la Fillea Cgil, la Filca Cisl, Feneal Uil, presenti ad un altro tavolo da me convocato sempre nella giornata di lunedì”. E qui torna la concertazione, auspicata da sempre, chiamata in causa direttamente in molti comunicati, in primis quello di Stefano Sassano e del suo gruppo, e che ora il sindaco fa propria, rivendicandone la paternità, e spiegando come “per la prima volta, nell´ultimo quinquennio, un sindaco è riuscito, accadrà lunedì prossimo nel corso di un incontro già fissato, ad aprire una discussione che coinvolga tutte le parti interessate nella ricerca di una soluzione compatibile tra lavoro, impresa e ambiente, prendendo la via di quella concertazione che sicuramente è mancata per una vera regolamentazione del settore”. Un riferimento –  neanche troppo velato – a Filippo Lippiello, sindaco prima di Rubeis e imprenditore del travertino? Certo è che se davvero si realizzerà quanto abbiamo scritto sopra – ma un conto è “apertura”, un altro è “protocollo d’intesa” – allora vorrebbe dire che le cose a livello ambientale possono cambiare. Il condizionale resta quanto mai d’obbligo.

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