L’assemblea di Federlazio-Ambiente, "come programmato riunitasi ieri per decidere le azioni da intraprendere in relazione alla vertenza “smaltimento rifiuti”, al fine di non turbare il clima politico determinato dall’imminente referendum del 12 e 13 giugno, ha deliberato di sospendere la preannunciata chiusura degli impianti di smaltimento e trattamento RSU preannunciata per il 9 giugno". L’assemblea, continua la nota, "ha altresì deliberato di chiedere per questo stesso giorno un incontro risolutivo alla Presidente della Regione Lazio al fine di ottenere risposta sulle seguenti richieste: a) certificazione da parte della Regione dei crediti vantati dalle imprese del settore nei confronti dei Comuni utenti, con applicazione degli interessi dovuti in materia di ritardati pagamenti ad opera delle Pubbliche Amministrazioni; b) revisione delle tariffe entro il termine inderogabile del 20 giugno 2011; c) integrazione della normativa regionale per garantire il principio di cui all’art. 10 della direttiva 1999/31/CE, secondo il quale il corrispettivo spettante al gestore va saldato entro termini tassativamente previsti, anche attraverso una forma di coobbligazione della Regione Lazio nei confronti dei comuni debitori".
L’Assemblea "ha infine deciso di riconvocarsi per il giorno 24 giugno 2011, al fine di valutare i risultati della propria iniziativa e in particolare le risposte della Regione Lazio, stabilendo fin d’ora che, in caso di esito negativo, si procederà a partire dal giorno 28 giugno 2011 a ricevere negli impianti e a smaltire i rifiuti solo dei Comuni in regola con i pagamenti, con l’avvertenza che il servizio di smaltimento riprenderà contestualmente all’intervenuto pagamento".
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