Deciso ad intimorire il rivale in amore, prende una pistola che ha successivamente dichiarato alla Polizia di aver trovato 20 anni fa sulla riva del fiume Tevere, mentre stava pescando.
Così, con l’intenzione di dare una lezione a chi aveva osato provare a corteggiare la sua donna, era uscito di casa, diretto all’abitazione del rivale.
Durante il tragitto però, succede un “contrattempo”. Il “vendicatore”, un romano di 44 anni, inciampa in un sasso, perde l’equilibrio e, mettendo le mani avanti per pararsi la caduta, gli scivola la pistola dalle mani.
Dall’arma, caduta a terra, parte un colpo, che lo ferisce ad una gamba.
E' successo nell'ottobre del 2010 in via Città di Prato, nella zona del Portuense.
L'uomo, che lavorava come portantino in un ospedale della Capitale, nel pomeriggio di quel giorno aveva ricevuto una telefonata dalla sua fidanzata, la quale aveva riferito di trovarsi presso il pronto soccorso del San Camillo a seguito di una lite con il suo "ex", poi degenerata in violenze e percosse.
Raggiunta in ospedale, l'uomo, dopo essersi sincerato delle sue condizioni, l'ha tranquillizzata spiegando che sarebbe andato personalmente a parlare con il suo "ex", al fine di farlo desistere dall'importunarla ancora.
Dopo la conversazione con la ragazza, il portantino è tornato a casa, ha preso una pistola da un cassetto, che, a suo dire aveva trovato vent'anni prima su una spiaggia e che aveva custodito per tutto questo tempo nel suo appartamento.
Ma durante il tragitto verso casa del rivale e giunto nei pressi di Piazza Certaldo, improvvisamente l'arma che aveva infilato nella cintola dei pantaloni, è caduta a terra, ed è partito un colpo che lo ha ferito ad una gamba.
Soccorso in ospedale, ha riferito ai medici di non sapere come si fosse ferito, raccontando di aver sentito un dolore improvviso all'inguine prima di accorgersi della fuoriuscita di sangue che gli aveva macchiato i pantaloni.
La versione fornita ai medici però, non ha convinto gli investigatori della Squadra Mobile della Questura.
Dopo aver compiuto un sopralluogo dove si era svolto l'incidente, gli agenti hanno ricostruito l'intera vicenda, scoprendo che nello stesso pomeriggio di quel giorno, la fidanzata del ferito, era stata soccorsa prima da una Volante e poi dal 118 a seguito di una lite avuta con un uomo che l'aveva costretta a ricorrere a cure mediche.
Insospettiti dalla strana coincidenza, gli investigatori hanno ascoltato nuovamente il portantino ferito e le altre persone coinvolte nella vicenda, fino a quando l’uomo ha confessato raccontando agli agenti la verità sull’accaduto.
Accompagnato in Questura, l’uomo è stato denunciato in stato di libertà per detenzione e porto illegale di arma e simulazione di reato.
Sono in corso accertamenti per il ritrovamento dell'arma, che dopo lo sparo, sarebbe stata lasciata in terra dal denunciato.
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