Contraffazione, scoperta fabbrica di capi d’abbigliamento. Guardia di Finanza sequestra oltre 300mila ‘falsi’

In Cronaca & Attualità da Roma Est Magazine Commenti

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Oltre 300.000 tra jeans, giubbini e magliette con marchi contraffatti pronti per essere immessi nel mercato della Capitale e dell’intera penisola sono stati scoperti dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma che hanno anche sequestrato il deposito commerciale in cui la merce era stoccata e denunciato cinque soggetti segnalati all’Autorità giudiziaria per reati contro la fede e l’economia pubblica. Le indagini, condotte dai militari del I Gruppo Roma sotto la direzione di Marianna Valvo della Procura della Repubblica di Nola, hanno preso le mosse da alcuni controlli casuali effettuati all’ingresso della Capitale nei confronti di furgoni carichi di partite di merce contraffatta. Grazie all’ausilio di GPS e di intercettazioni telefoniche sono stati individuati il luogo di produzione e di stoccaggio del materiale contraffatto, nonché delineate le modalità operative dell’organizzazione che aveva la sua base logistica a Castelnuovo di Napoli e si serviva di un locali in disuso ubicato nei sotterranei di un complesso residenziale. Al loro interno erano state installate le apparecchiature necessarie al confezionamento dei capi che partivano, camuffati con documenti di copertura, alla volta di altre regioni, soprattutto Sardegna, Sicilia, Umbria e Lazio. Il blitz, che ha visto impegnati anche i Comandi di Caltanissetta e di Sassari, ha permesso di sequestrare oltre 303.730 capi di abbigliamento con le più note griffe del mercato, presumibilmente tutte contraffatte, materiale grezzo, cucitrici, punzonatrici ed altra strumentazione idonea al confezionamento dei prodotti. Gli accertamenti proseguono per individuare tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella filiera distributiva.
L’attività della Fiamme Gialle di Roma si inquadra nell’ambito dei dispositivi di contrasto all'abusivismo commerciale ed alla contraffazione predisposti dal Comando Provinciale Roma nell’ambito del “Patto per Roma Sicura”.

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