L’obiettivo era quello di sollecitare l’intervento di bonifica della ormai famigerata Frigo Valley, vero e proprio cimitero di elettrodomestici sorto ormai da anni nel territorio dell’ex polverificio di Stacchini. Per questo i militanti di CasaPound sono scesi in piazza Bartolomeo della Queva a Tivoli Terme, nel piovoso pomeriggio del 3 maggio.
“Dopo più di un mese dallo scandalo uscito sui media nazionali ancora non vede soluzione”, queste le dichiarazioni di Federico Rapini, coordinatore di CasaPound Tivoli. Un caso che ha attirato i fari della stampa nazionale. “Luci che oggi si sono già spente: noi vogliamo continuare ad attirare l’attenzione su questa discarica che mette a repentaglio la vita dei cittadini del quartiere, vessati ogni giorno da un problema diverso, che sia la discarica o i roghi tossici o furti nelle abitazioni”.
Un appello rivolto anche alle amministrazioni pubbliche. “Come nelle scorse settimane – conclude Rapini – continuiamo a chiedere l’intervento della Regione Lazio in aiuto al comune di Tivoli, e stiamo preparando anche un presidio sotto gli uffici dell’assessorato all’ambiente della stessa regione per portare i problemi della nostra città direttamente a chi crediamo debba intervenire per risolvere il problema”.
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