La scorsa settimana è comparsa la terza. Una giace in via Cesare Augusto, la seconda era in via Muzio Clementi (zona Cesurni), dove è comparsa anche la numero 3. Parliamo di macchine. Macchine bruciate che nessuno ancora rimuove a Tivoli Terme. Macchine portate appositamente in quei luoghi e lì bruciate.
La segnalazione arriva da Roberto Finucci, cittadino e fondatore della pagina Facebook L’Eco di Tivoli Terme. “Siamo stati noi cittadini a denunciare l’abbandono delle tre automobili, comparse a distanza di tempo l’una dall’altra. Sono delle esche per altri sversamenti di ogni genere, alimentano nuove discariche a cielo aperto”.
I cittadini lamentano tempi lunghi. “Quando denunciamo qualcosa vorremmo una rimozione celere. E soprattutto un presidio con impianto di videosorveglianza sui tanti punti sensibili del nostro territorio: ci piacerebbe un intervento del genere ogni volta che accadono fatti di questo genere”.
Fatti che certamente non sono una novità. “L’importante è intervenire subito e non rimandare: pian piano si riuscirà a mettere sotto controllo tutto il territorio. Servono spese iniziali ingenti, ma certamente minori rispetto a bonifiche di massa che risultano certamente più costose di una attività di prevenzione”. Ogni riferimento a Stacchini, alle tante discariche abusive del territorio e alla Frigo Valley non è e non vuole essere casuale.
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