Sono stati condannati a 12 anni di reclusione un 20enne italiano e un 21enne albanese, entrambi residenti a Monterondo, ritenuti responsabili di tentato omicidio aggravato in concorso ai danni di un giovane cittadino albanese nella notte del 31 maggio 2017: la sentenza è arrivata durante l’udienza del processo che si è tenuta al Tribunale di Tivoli lo scorso 26 aprile.
I fatti si svolsero in via Cilento, dove i sicari esplosero sei colpi d’arma da fuoco all’indirizzo della vittima mentre era in compagnia del fratello: il giovane fu colpito da un solo colpo alla regione sovra-pubica, riportando un’importante lesione al bacino. I successivi approfondimenti investigativi consentirono di accertare il movente dell’agguato nel mancato pagamento di un debito di droga, contratto dal coinquilino dei due fratelli: nella circostanza, questi ultimi, al fine di ottenere un “chiarimento” con gli spacciatori, dopo essere venuti a conoscenza che il loro amico aveva subito precedenti minacce ed aggressioni anche fisiche, avevano ottenuto un incontro risolutivo con quelli che poi avrebbero teso loro l’agguato.
I due giovani arrestati, all’epoca, sono risultati essere a capo di un pericoloso gruppo emergente locale, dedito allo spaccio di stupefacenti, già gravati da precedenti specifici: al fine di dimostrare la loro supremazia criminale, non hanno esitato, una volta giunti sul luogo dell’incontro, ad esplodere a breve distanza, all’indirizzo dei due ragazzi albanesi, ben sei colpi di pistola, per poi allontanarsi a bordo di un motociclo.
I due furono arrestati dai Carabinieri di Monterotondo, coordinati dalla Procura di Tivoli, il 28 giugno 2017: così i militari sono riusciti a stroncare sul nascere il “gruppo”, che venne definito dal GIP “in allarmante progressione criminale” e che aveva la sua base di spaccio tra il centro storico e il parco “Omni” di Monterotondo.
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