“Permettetemi di farvi conoscere Roberto, così come lo ricordo io”. E’ la voce della signora Anna Giontella ad aprire la XVI edizione del premio dedicato al Maggiore Roberto Giontella, indetto dalla famiglia e organizzato come ogni anno dal Liceo Majorana.
Un ricordo vivido, intimo, delicato e dolce quello della mamma. La figura di Roberto, maggiore e meteorologo dell’Aeronautica Militare, figlio, marito e studente in gioventù proprio al Majorana, è dipinta dalla signora Anna con una poesia. “C’era una volta Roberto”, un ritratto che dipinge il figlio a 360 gradi, le passioni e il carattere, la generosità e la gentilezza, l’amore per la famiglia e per il lavoro. L’amore per la vita, per quella vita che lo ha tradito e che lo ha reso immortale, con la sua anima “volta lassù, ancora più su, fino a confondersi nel Blu di quel Cielo che dalla terra tante volte aveva scrutato per carpirne i segreti, e che ora è diventato per sempre il suo Cielo”. Roberto Giontella è stato portato via da un malore: aveva soltanto 38 anni. Alla manifestazione erano come sempre presenti, commossi ed emozionati, il padre di Roberto, il signor Luciano, e la moglie Simona.
Il tema della XVI edizione del premio aveva come protagonisti “Tuoni, fulmini e saette”, il nuovo fenomeno atmosferico scelto per il 2018 (lo scorso anno era stato scelto La Nebbia e il Volo), declinato dai concorrenti di quest’anno attraverso interpretazioni inusuali e di notevole livello: più di 20 i partecipanti, tutti studenti del Majorana, che dovevano cimentarsi scegliendo un settore artistico tra letteratura, cinema, musica, arte figurativa.
La Giuria tecnica era presieduta dal dirigente scolastico del Majorana Eusebio Ciccotti, storico del cinema e comparatista, e composta da Sergio De Santis, saggista e scrittore Mondadori, Isabella Virgili (italianista e grecista), Antonina Coppola (storica dell’arte e pittrice).
Quinto premio (in libri) al corto Temporali: tuoni e saette, delle sorelle Betuela e Sefora Zlatan, “per aver riletto la poesia di Giovanni Pascoli, Tuono, con immagini di tempeste e fulmini accompagnate dal violino di Paganini e una recitazione di buona tecnica”.
Il quarto premio (in libri) è andato a Nicolò Adamo (15 anni) per il dipinto Tempesta sul Mare, nel quale “il pittore ci racconta di alcune scintille di vita che pulsano nel buio attraverso la tecnica dell’olio, mostrando di muoversi, tra scure tonalità, con grande maestria e delicatezza”.
Il terzo premio (in denaro) è andato a Il Tuono di Bach (cortometraggio) a firma di Luca Del Pio e Alessandro Di Giuseppe, su sceneggiatura di Giada Fiorentini, con protagonisti Marco Toscano ed Eleonora Di Giuseppe, “per il sapore di un noir francese anni Cinquanta alla Jean Pierre Melville”.
Il secondo premio (in denaro) a Vite Tempestose, corto di foto e testi (commentati da una originale neoromantica colonna sonora di Lorenzo Zini) della fotografa Irene Sofia Scifoni, “per aver ritratto, senza retorica, le tempeste interiori dei giovani di ogni tempo”.
Il primo premio è andato a un dipinto, Bubbolii, inedita rilettura della poetica pascoliana in cui “la natura (…) non appare nemica dell’uomo bensì madre benigna e misteriosa capace di offrire riparo all’uomo e a tutte le altre creature”.
Seppur apprezzate, nessuna opera letteraria è risultata presente nei finalisti. Una piccola “crisi”: la riscossa dei giovani scrittori e poeti del Majorana è attesa per la prossima edizione.
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