“L’ennesimo atto di violenza che la nostra città ha dovuto subire: nei prossimi giorni Fratelli d’Italia organizzerà una fiaccolata a Guidonia, per riportare la luce dove regna il buio e degrado, e chiameremo a raccolta tutti coloro che non hanno intenzione di rassegnarsi”. Così Alessandro Messa, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, commenta la vicenda relativa alla violenza avvenuta in Via della Selciatella.
“L’immigrazione incontrollata produce solo disagio sociale e ghetti, a dispetto di quanto sostenuto dall’ipocrisia buonista dell’accoglienza senza limiti. Interi quartieri sono diventati zone franche, controllate da bande di extracomunitari, ed in cui anche il più coraggioso degli italiani ha paura ad entrare. Siamo diventati stranieri in casa nostra, ostaggi di una politica di accoglienza irresponsabile ed assurda. Spaccio di droga a cielo aperto, furti, accoltellamenti, orde di ubriachi venuti da chissà dove. Questa è la fotografia della nostra città”, questa l’analisi di Messa.
Arianna Cacioni, capogruppo e consigliere comunale, annuncia l’iniziativa del partito. “Se le risorse a disposizione delle forze dell’ordine non sono sufficienti, è necessario attivare gli altri interventi a disposizione delle amministrazioni, per questo lanceremo una raccolta firme per chiedere con fermezza l’adesione del comune al programma Strade sicure, per avere il sostegno dell’Esercito a presidio delle zone a più alto rischio”.
Il commento dell’ex candidato sindaco punta il dito anche sulla politica. “Una città senza sicurezza è un posto dove non si può vivere. A Guidonia Montecelio la situazione è diventata difficile e questa amministrazione non è in grado di fronteggiare le criticità. Furti continui nelle abitazioni, nelle scuole e negli esercizi commerciali, danneggiamenti di automobili, aggressioni. Il campo rom di Albuccione che continua ad essere terra di nessuno. Il sindaco Barbet nel corso dell’ultimo Consiglio comunale ci ha espressamente detto che lui non vede emergenze, noi di Fratelli d’Italia, la pensiamo diversamente”.
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