Guidonia / Biostestamento, fine vita, libertà e responsabilità: il convegno del Masci

In Roma Est da Redazione Commenti

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Un tema delicato, trattato in maniera decisamente umana e altamente professionale. E’ stato trattato e raccontato dai vari punti di vista al tavolo di conferenza l’argomento relativo al “Testamento biologico e interventi di fine vita tra libertà e responsabilità”, appuntamento organizzato dal Masci Guidonia 2 che si è tenuto nel pomeriggio del 10 maggio alla presenza di numerosi partecipanti, un evento che è riuscito a chiarire alcuni aspetti in merito ai termini “eutanasia” “testamento biologico” e “accanimento terapeutico”.

Con il coordinamento dell’avvocato Alberto Cuccuru della comunità organizzatrice, i relatori presenti hanno fornito un quadro esauriente delle problematiche in materia con le conclusioni affidate al segretario nazionale Luigi Cioffi.

“Negli ultimi anni, termini quali eutanasia, testamento biologico, accanimento terapeutico hanno impegnato giuristi, medici, bioeticisti e, in una prospettiva più ampia, anche l’opinione pubblica. I dibattiti accesi hanno spesso preso le mosse dalle rivendicazioni di chi, nell’ultimo tratto della propria esistenza, reclamava la libertà di compiere scelte che non apparivano trovare riconoscimento da parte dell’ordinamento giuridico, trasformando il proprio percorso personale anche in occasione di confronto pubblico. I casi più noti e discussi hanno rappresentato un’opportunità di riflessione su problematiche da tempo presenti nell’esperienza quotidiana di pazienti, famigliari e soprattutto dei professionisti della salute che operano nelle case di riposo, negli ospedali, nelle abitazioni private, negli hospice e in tutti quei luoghi in cui si dipana l’esperienza complessa dell’accompagnamento delle persone alla fine della vita”, così le parole di Cuccuru a margine del convegno.

Un convegno che inevitabilmente ha preso le mosse e lo spunto dal via alla legge su fine vita deliberato dal Parlamento: gli otto articoli della nuova normativa contengono diverse ed importanti modifiche in materia di consenso informato. La novità più importante è quella delle DAT – disposizioni anticipate di trattamento – con tutte le problematiche di ordine applicativo che le stesse sembrano proporre agli operatori del diritto e ai cittadini.

Tutto questo è stato raccontato dai vari relatori, che con interventi di altissimo livello hanno toccato tutte le tematiche che ruotano attorno al Biotestamento: la legge con la sua giurisprudenza argomentata dal Vice presidente del Masci Matteo Caporale, la medicina raccontata dalle esperienze della Dott.ssa Letizia D’Antoni e Dott.ssa Brigitte Cardamone, l’etica e bioetica promossa dall’Associazione Coscioni, la morale, l’etica e la religione diffusa dal Frate Strada, teologo di Roma, i compiti che la legge affida ai Comuni all’assessore alla Cultura del Comune di Guidonia, l’avvocato Elisa Strani.

Un tema che trova spazio anche nell’agenda dell’amministrazione comunale: in Commissione hanno preso il via i lavori per redigere l’apposito regolamento che rediga l’istituzione dell’ufficio e dell’apposito registro comunale. L’obiettivo è quello di lavorare per uniformare i 70 Comuni della Provincia nelle modalità di raccoglimento dei dati e nella gestione degli stessi al fine di interloquire con la Asl.

Un tema estremamente tecnico quello del Biotestamento ma altrettanto emozionante in alcuni contenuti. Da un lato e dall’altro, estrema preparazione di tutti i relatori.

 

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