Castel Madama / Ragazzo di Tivoli ucciso, avrebbe confessato il suocero con il quale abitava

In Primo Piano da Alessandra Paparelli Commenti

Condividi

Morire per “futili motivi”. Con una stretta finale intorno all’omicidio del 25enne di Tivoli, residente a Castel Madama, sembrerebbe chiuso il cerchio attorno alla morte di Alberto Delfini trovato cadavere in un campo a Castel Madama la scorsa notte, tra sabato 12 e domenica 13 maggio, con una ferita da arma da fuoco al collo con la quale sarebbe stato ucciso.

Il suocero avrebbe confessato, sembrerebbe scoppiata una lite per futili motivi:

Bisogna riferire che fin da subito gli inquirenti hanno seguito la pista dell’omicidio e nella giornata di domenica è stato fermato un uomo di 46 anni, N.D., suocero della vittima ed accusato di essere l’assassino. Grande e serrato il lavoro del Nucleo Investigativo di Frascati, culminato proprio con il fermo del presunto responsabile del delitto del giovane Delfini.

Messo sotto interrogatorio per alcune ore, il 46enne sarebbe crollato davanti al Pubblico Ministero ed ai carabinieri confermando di essere stato lui ad uccidere il ragazzo. Le troppe e varie contraddizione sembrerebbero averlo fatto crollare e messo in condizione di confessare l’omicidio. Ascoltato infatti dai carabinieri, ha poi ammesso le sue responsabilità parlando dapprima di una “discussione” e poi di una “lite” nata all’improvviso per un “piccolo debito”, risultato poi – sembra – essere di circa 60 euro.  L’uomo ha impugnato un fucile semi automatico (sembrerebbe rubato) e ha sparato dritto al ragazzo, sul collo, il quale sarebbe purtroppo morto quasi sul colpo.

Condividi