È una antica manifestazione di “pietà popolare”. Così la Diocesi definisce l’evento in programma domenica 7 maggio a Tivoli, atteso da numerosi fedeli della città e di altri centri del territorio.
Arriva il nuovo appuntamento con la venuta della Madonna del Quintiliolo: appuntamento alle 9 all’omonimo Arco situato sulla strada accanto alla grande cascata del Fiume Aniene: da qui i Buttari si caricheranno sulle spalle la statua.
Accolta dal Vescovo Mons. Mauro Parmeggiani, dal Clero e dai fedeli essa entrerà solennemente in città: su Ponte Gregoriano il sindaco Proietti consegnerà al Vescovo le chiavi di Tivoli affinchè l’Icona di Maria vi possa entrare e dopo una lunga processione che tra le altre attraverserà Via Maggiore ricoperta da una artistica Infiorata preparata durante la notte tra sabato e domenica, l’immagine giungerà in Cattedrale dove verrà celebrata la S.Messa dal Vescovo con tutti i sacerdoti della città.
La statua resterà in Cattedrale fino alla prima domenica di agosto – proprio come Maria rimase per tre mesi a casa della cugina Elisabetta – quando alle 6,00 del mattino, dopo la S.Messa, rientrerà presso il Santuario da cui veglia sulla antica Tibur.
L’Icona della Madonna delle Grazie di Quintiliolo, risalente al XII secolo, fu trovata sul terreno della famiglia dei Quintili da alcuni contadini che aravano la terra dopo il periodo iconoclasta. Ogni anno i fedeli della città, che viveva soprattutto di agricoltura, portavano l’Icona in Cattedrale per averla tra le loro case nei mesi dei lavori dei campi e poterla pregare, alla sera, affinchè benedicesse il loro lavoro e donasse messi abbondanti per il sostentamento del popolo. Una tradizione secolare che ancora si ripete anche se sono cambiati i ritmi e i lavori svolti dagli abitanti della Città.
Quest’anno l’arrivo dell’Icona coinciderà con la Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni. La preghiera sarà rivolta al Signore, per intercessione della Vergine Maria, affinchè siano abbondanti anche oggi gli operai nella messe del Signore. Il Vescovo ed i fedeli pregheranno anche per la buona riuscita del prossimo Sinodo dei Vescovi su “I giovani, la fede ed il discernimento vocazionale” sul cui documento preparatorio gli organismi di partecipazione diocesana ed i sacerdoti stanno già riflettendo dal momento della pubblicazione cercando di vedere come fare, come Chiesa, ad intercettare i giovani – tutti i giovani -, ascoltarli ed accompagnarli nello scrivere il futuro da protagonisti che non si lasciano rubare la speranza.
A tal proposito, in questi giorni il Vescovo, insieme al responsabile della Pastorale Giovanile diocesana, Don Antonio Pedaci, ed il Prof. Matteo Mennini, Presidente dell’Associazione Bambini + Diritti onlus, per preparare tale Giornata hanno visitato alcuni licei della Diocesi per trattare insieme il tema: “Territorio, lavoro, futuro” e pensare insieme ai giovani studenti che si apprestano a terminare gli studi e ai loro insegnanti delle proposte concrete per crearsi possibilità future di lavoro che sgorghino dalla loro creatività, valorizzando le risorse turistiche, agricole, artigianali offerte dal territorio, con il sostegno della Diocesi e l’esperienza offerta dagli anziani che dopo aver amato il loro territorio lo hanno visto abbandonato dai figli ma che può diventare preziosa risorsa per i nipoti e le giovani generazioni.
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