Sono in attesa di assegnazione di una casa popolare, 14esimi nelle graduatorie del Comune di Guidonia. E sono in mezzo a una vera e propria “tempesta” burocratica. E sono sotto sfratto. Sono stati i militanti di CasaPound Tivoli Guidonia insieme al responsabile regionale Mauro Antonini e al Movimento Case agli Italiani ad evitare lo sgombero di una famiglia – Roberto, Marina e la piccola Elisa – che occupa una casa abbandonata da più di 20 anni una casa nella zona di Tivoli Terme. Qui il primo problema. Perché l’appartamento è di proprietà del comune di Roma, “che non si cura di verificare – così una nota di CasaPound – se l’effettivo assegnatario della casa ne usufruisca abitualmente e soprattutto se ne abbia un reale bisogno”. Il calendario all’interno segna l’anno 1984. Nulla dunque lasciava intendere un effettivo utilizzo dell’appartamento nel momento dell’ingresso della famiglia, lei disoccupata, lui senza lavoro fisso e con una figlia disabile a carico. Impossibile almeno per il momento permettersi un affitto. “Lo sfratto ad oggi è stato rinviato al 30 maggio, ma questa famiglia non sarà lasciata sola né ora né mai”. La famiglia è residente nel Comune di Guidonia, e nell’attesa di assegnazione dell’alloggio popolare – dovrebbe essere quello a Colle Fiorito, le palazzine peraltro in vendita, insieme ad altri beni, per risanare le critiche casse comunali – si è trovata costretta ad occupare l’appartamento a Tivoli Terme. Un alloggio anche questo popolare ma del Comune di Roma, senza residenti ormai da anni. Un intreccio burocratico per ora “tamponato” per un altro mese.
Condividi