La strada è tra le principali della città di Monterotondo. Via San Martino, centro città. Case, negozi, macchine. Persone. E eternit abbandonato – e in via di deterioramento – da marzo. Arriva da alcuni cittadini la segnalazione relativa alle lastre del pericolosissimo materiale presente in una piazzola della via, a poca distanza da una palestra, un ristorante e un parco giochi per bambini.
“Era marzo, ancora non iniziava la differenziata: hanno tolto i cassonetti, l’amianto è ancora lì”: questo il racconto di alcuni residenti, che da settimane si sono attivati per tentare di arrivare alla rimozione, resa ancora più necessaria – come evidente dalle foto – dalle crepe e dalle “briciole” presenti nei pressi delle lastre. “Abbiamo allertato la ditta che si occupa dei rifiuti in città, e abbiamo poi segnalato il caso più volte all’amministrazione comunale: ci hanno sempre detto di aver preso atto e che presto se ne sarebbero occupati. È ancora tutto lì”.
Nell’attesa dell’intervento e del relativo progetto di smaltimento, i cittadini che abbiamo incontrato sottolineano come la piazzola sia una “preda” particolarmente ambita degli scaricatori abusivi di rifiuti. “Accade molto spesso, in alcuni casi anche due o tre volte l’anno: per questo abbiamo richiesto più volte l’installazione di telecamere”. Da ieri sopra l’eternit di Via San Martino c’è un cartello. Ricorda in toni decisamente eloquenti la permanenza dell’amianto da marzo.
La risposta del Comune. “Siamo a conoscenza della presenza di eternit in via San Martino. La situazione non è mai stata trascurata dall’amministrazione: ricordiamo che gli interventi per la rimozione e smaltimento dei rifiuti pericolosi necessitano di un iter particolare”.
Comincia così la risposta dell’Ufficio Ambiente e Attività Commerciali del Comune di Monterotondo relativa alla questione, che non si limita solo a Via San Martino. “Oggi si è concluso il censimento dei punti in cui si sono riscontrati depositi di eternit in città. Sono stati rilevati sette differenti siti: questa operazione si è resa necessaria sia per attivare l’idonea procedura di smaltimento, al fine di ricevere preventivi da parte di aziende specializzate a seconda della tipologia di interventi necessari, sia per ottimizzare il costo delle operazioni”. Le zone “vittime” dei rifiuti pericolosi sono ovviamente Via San Martino, poi Via Riva, Via Martiri di Kindu, Via della Fonte, Via della Gavaccia, Via Tagliamento e Via Corsica. Da oggi dunque – lo confermano le parole dell’Ufficio Ambiente – è legittimo attendersi novità sull’eternit.
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