Chiodi piantati nella carreggiata. Un Primo Maggio da ricordare quello di alcuni escursionisti, e non solamente per le bellezze trovate nel territorio del Parco dei Monti Lucretili, che hanno visto le ruote delle loro automobili bucate appunto dagli appuntiti ferri sistemati con apposita sparachiodi lungo un tratto della strada che collega Marcellina a uno dei punti di accesso dell’area protetta. Che qualcosa non andasse è stato subito evidente dalle prime macchine ferme sulla strada, avvisate da alcuni ciclisti della presenza dei chiodi, sistemati per due tratti della strada, il primo lungo l’intera carreggiata – dunque in un senso e nell’altro – ed il secondo in ordine sparso. Subito è scattata la collaborazione tra escursionisti, Guardiaparco ed alcuni agenti del Nucleo Tutela Ambiente per rimuovere i chiodi dalla strada. Una volta in cima è stata accertata la presenza di alcuni veicoli con le gomme lesionate, riparate con il supporto ancora dei GuardiaParco dei Lucretili.
Un atto senza dubbio da condannare e che potrebbe nascondere altre motivazioni. Alcune voci sembrano infatti raccontare che i chiodi sulla strada potrebbero essere stati posizionati da ignoti per evitare nuovi atti di inciviltà – come l’abbandono sconsiderato di rifiuti – nei confronti del territorio. Una sorta di rudimentale difesa. Rispondere all’inciviltà con inciviltà – qualora questa ipotesi venisse confermata – però non può e non deve essere la reazione contro “inquinatori di professione”.
Condividi