Guidonia/Eco Consul, fatture false e il secondo processo a Rubeis: udienze rinviate

In Cronaca & Attualità, Primo Piano da Yari Riccardi

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Tutto rinviato. Una a luglio, altre due a dicembre. Nessuna novità dal Tribunale di Tivoli in merito alle udienze in programma oggi per tre differenti processi in corso, tutti riguardanti figure del Comune di Guidonia e delle due ultime amministrazioni di centrodestra. Alla base del rinvio l’astensione degli avvocati penalisti causa l’annunciato sciopero indetto dall’Unione Camere Penali. Tre processi per altrettanti tasselli della tempesta giudiziaria che da mesi sta stravolgendo la città, e che ad oggi, con l’Operazione Ragnatela, vede in carcere l’ex vicesindaco e facente funzioni Andrea Di Palma, i tre dirigenti comunali Gilberto Pucci, Angelo De Paolis e Gerardo Argentino, l’ex consigliere comunale Alberto Morelli e l’ex segretario generale Rosa Mariani.

Rubeis e Pucci. Per entrambi l’accusa è quella di “induzione indebita a dare o promettere utilità”: secondo la Procura – siamo nel giugno del 2015 – l’ex sindaco, abusando della sua carica e dei poteri a questa connessa, dunque anche quello di nomina e revoca dei dirigenti comunali, dopo aver concluso quello che i magistrati definiscono “accordo corruttivo” con il direttore generale di una struttura sanitaria del territorio – l’assunzione di una ragazza in cambio della promessa del sindaco di accelerare il pagamento di alcune fatture scadute, fatto oggetto del processo già in corso – telefona all’allora dirigente alle finanze per richiedere il suddetto pagamento. Nonostante le resistenze del dirigente che aveva evidenziato “un problema serio”, il mandato di pagamento veniva emesso per un importo di circa 340 mila euro, saldato alla struttura in via preferenziale rispetto ad altre strutture sanitarie: per Rubeis anche l’aggravante del reato commesso per adempiere all’accordo di cui sopra. Per Rubeis anche l’accusa di concussione e una ulteriore di induzione indebita a dare o promettere utilità rispetto ad altre due vicende, risalenti a maggio del 2015 e a marzo del 2015. Si torna in aula il 5 luglio.

Fatture false in Comune, se ne riparla il 6 dicembre. Processo questo che ancora non riesce ad iniziare. Quello di oggi è stato infatti l’ennesimo rinvio: alla sbarra ci sono l’ex dirigente alle Finanze Gilberto Pucci, l’ex dirigente all’Urbanistica Umberto Ferrucci, l’ex segretario generale del comune Rosa Mariani, il funzionario Michele Maccaroni, una dipendente comunale ora in pensione e 8 imprenditori. L’impianto accusatorio si basa su presunte attività illecite poste in essere da funzionari dell’amministrazione del comune di Guidonia con il concorso di diversi imprenditori locali: di fatto viene contestata l’emissione di  fatture false emesse da alcune società e imprenditori coinvolti, nel caso specifico fatture subito liquidate ma su beni e servizi mai forniti all’amministrazione comunale della Città dell’Aria.

Eco Consul, in aula a dicembre. Tutti a processo per abuso d’ufficio. L’ex sindaco Eligio Rubeis e buona parte della giunta del suo primo mandato, dunque Andrea Di Palma (ex sindaco facente funzioni), Marco Berlettano (ex assessore ai Servizi Sociali anche nel secondo mandato), Enrico Scattone, Massimo Casavecchia, Patrizia Salfa e Domenico Zulli. Con loro la dirigente al settore Ambiente dell’epoca, Gianna Recchia (assenti il giorno dell’approvazione della delibera Adriano Mazza e Federico Pietropaoli). Il servizio oggetto di indagine secondo la Procura della Repubblica di Tivoli venne assegnato in maniera diretta, con procedura negoziata ma senza pubblicazione di un bando di gara, con un prezzo maggiorato – 143 euro a tonnellata oltre l’Iva, contro i 120 euro a tonnellata previsti nella gara europea (condizioni contrattuali stabilite con determina dirigenziale 113 del 13/12/2011) per l’affidamento del servizio andata deserta, sempre nel 2012 – dando così seguito all’offerta presentata dalla ditta in data 12 aprile 2012: questo è quanto è stato addebitato a Rubeis, Scattone e Recchia. Rispetto alla giunta i magistrati si soffermano sull’approvazione del centro di raccolta – delibera 221 del 26/09/202 – presentato dalla ditta, che ha portato, a detta del sostituto procuratore, all’autorizzazione a tempo indeterminato dell’affidamento diretto a Eco Consul, in assenza di gara pubblica e con l’impianto autorizzato, quello situato nella via per Sant’Angelo, che non era un centro comunale di raccolta ma un centro di gestione della tipologia di rifiuto in questione nella disponibilità della ditta. Il servizio si è svolto dal 2012 al 2016 in regime di proroga. In aula si torna il 6 dicembre.

 

 

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