Guidonia / “Processo al Tmb”, se ne riparla nel 2018

In Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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Se ne riparlerà il 27 settembre 2018. È questo l’esito della seconda udienza di quello che è stato denominato il “processo al Tmb”, che vede imputate numerose figure della galassia facente riferimento a Manlio Cerroni per aver realizzato l’impianto di trattamento dei rifiuti all’Inviolata senza parere paesaggistico, obbligatorio e vincolante. Era in programma l’ascolto dei testimoni della pubblica accusa, un totale di 4, tutti presenti all’udienza: è finita con la difesa che ha chiesto la sospensione del dibattimento, al fine di riunire i diversi tronconi d’indagine in corso. Nessuna opposizione alla richiesta, e dunque udienza rinviata al settembre del prossimo anno.

“Negli scorsi giorni, la Regione Lazio, per bocca della dirigente dell’Area Rifiuti, Flaminia Tosini, ha fatto sapere che grandi speranze sono nutrite nel parere che il Consiglio dei Ministri è stato chiamato ad esprimere da oltre un anno sulla questione TMB all’Inviolata. Peccato che il TMB resti sotto sequestro penale. Peccato – scrive il Comitato Risanamento Ambientale in una nota – che la Cassazione si sia già espressa in modo definitivo, nel 2015, classificando l’autorizzazione regionale del 2010 all’impianto come palesemente illegittima e da annullare. Peccato che la Regione Lazio sia sotto indagine da parte della Procura romana per aver rilasciato, nel 2015, una Variante all’AIA illegittima del 2010”.

Tmb che è al centro della campagna elettorale di Guidonia anche e soprattutto per quanto accade a Roma e che di recente è stato oggetto anche di una sentenza del Tar – http://www.romaest.org/news/05/2017/67591/ – che ha respinto il ricorso delle associazioni locali (Amici dell’Inviolata, Comitato Cittadini Marco Simone Setteville Nord, associazione comitato Economia e Territorio Sant’Angelo Romano e VAS Verdi Ambiente e Società). Dal Cra fanno sapere la volontà di presentare ricorso al Consiglio di Stato contro il recente provvedimento del Tar.

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