“Si parla molto dei Fratelli Coen. Ma noi abbiamo Paolo e Vittorio Taviani”. Così il professor Eusebio Ciccotti, preside del Liceo Scientifico Statale Ettore Majorana, ha aperto la conferenza organizzata dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e Cultura della Città di Guidonia Montecelio “Il Teatro incontra il Cinema – I film dei Fratelli Taviani attraverso le immagini del fotografo Umberto Montiroli”. L’incontro si è aperto con un video tratto dal film “Cesare deve Morire”: davanti a una sala piena, quella della platea del Teatro Imperiale, i due registi – accompagnati al tavolo di conferenza oltre che dal moderatore Ciccotti anche dal fotografo di scena Umberto Montiroli, collaboratore storico dei due, e dall’Assessore e Vice Sindaco Andrea Di Palma – hanno raccontato la loro idea di cinema, la loro storia professionale e il loro rapporto con Montiroli, le cui foto di scena resteranno in mostra all’Imperiale fino al 27 giugno 2015. Un rapporto, quello tra i registi e il fotografo, che è pienamente emerso dagli interventi. “Il fotografo di scena – spiega Montiroli – documenta il film, fissa su immagine quello che il regista intende dire, ne trova l’anima e la mette su una foto”. Un compito che al fotografo riesce benissimo, vista la bellezza e l’intensità delle fotografie all’ingresso del teatro. “E’ il terzo dei fratelli Taviani – scherza Vittorio – e riesce a restituire nelle sue foto i sentimenti di quello che sta raccontando”. Un cinema, quello dei Taviani, essenziale e poetico, senza personalismi – “noi” è il pronome più utilizzato nei discorsi sia di Paolo che di Vittorio – che riesce a guardare le cose del mondo attraverso uno sguardo tutto particolare. “Fare un film – chiude Paolo Taviani – è come fare una cattedrale. Ci vuole un progetto, un’idea. Ma la cattedrale non si costruisce da soli. Lo stesso vale per un film”. Lezione, di cinema e di fotografia. E di vita.
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