Perche’ non riusciamo a gestire la rabbia? E’ inutile negarlo, oggi i fattori stressanti che ci scatenano la rabbia sicuramente sono più numerosi di quelli che invece ci potrebbero rilassare. Dal risveglio all’andare a dormire è una corsa continua, e non sempre sul nostro cammino troviamo persone che ci aiutano, anzi molto spesso ci sono persone, cose o eventi che ci riducono il sistema nervoso in un colabrodo.
Le cose che mi fanno arrabbiare sono:
la maleducazione
la mancanza di rispetto tra persone civili
le sopraffazioni
i “furbi”
la falsità
le persone che non sanno mentire e pur sapendo di essere incapaci di farlo continuano a prendere per i fondelli
coloro che indossano maschere e fingono di essere ciò che in realtà non sono
D’altronde, anche alla persona più calma del mondo capita ogni tanto di arrabbiarsi. Questo non significa che siamo cattivi o che ci sia qualcosa di “sbagliato” in noi. Significa che siamo esattamente come tutti gli altri.
Quindi invece di “psicoanalizzarci” oltre il necessario, passiamo alla seconda fase: come controllare la rabbia.
Credo sia estremamente importante imparare a gestirla, perché proprio in quei momenti, rischiamo di dire e fare cose che potrebbero compromettere la nostra esistenza. Per alcuni, la rabbia si impenna velocemente (e furiosamente) negli argomenti forti dove fuoriescono parole dure. A molti non piace ammettere di essere arrabbiati. Altri ancora diventano bisbetici alla fine di una lunga e difficile giornata o in caso di sovraccarico di stress. Ma cosa si può fare per controllare la rabbia?
Ecco alcuni consigli per mantenere la pace in quei momenti in cui arrabbiarsi non ne vale la pena (ammetto che ogni tanto qualche sfuriata ci vuole!):
Nutrire la compassione vivendola
Se il vostro stile di vita è pieno di “cose arrabbiate”, considerate l’idea di eliminare o ridurre fonti come i telegiornali, programmi televisivi, letture particolari, luoghi, persone, ecc.
Prendersi cura di se stessi
Sembra un aspetto di poco conto, ma se non riuscite a controllare la rabbia, verificate questi aspetti: dormire sufficientemente, una dieta sana, esercizio fisico, meditazione o yoga per ridurre lo stress. Da quando gestisco proficuamente tutte queste attività, riesco ad avere più pazienza e tolleranza. Quando ci si sente bene, è più facile esserlo anche con gli altri.
Conoscere i propri limiti
Evitate di sovraccaricarvi eccessivamente e costantemente di impegni. Spegnete il televisore, il computer, il telefono cellulare. Prendetevi ogni tanto delle pause dal rumore e dalla distrazione. Se potete, createvi dentro casa (o in ufficio) una sorta di santuario di pace invece di un centro di attività frenetiche.
Risolvere i conflitti
Avviate discussioni costruttive in sostituzione dei soliti conflitti. Focalizzatevi non tanto sui problemi, ma bensì sulle soluzioni alternative, sui compromessi e risoluzioni. Esprimete le vostre esigenze e fate richieste. Non puntate il dito per dire soltanto«sbagliato» all’altra persona.
Lasciare andare
In caso di conflitto o divergenza di opinioni non cercate una soluzione immediata. Lasciate andare la cosa. Non soffermatevi immediatamente sulle iniquità e ingiustizie. Considerate un discorso di rinegoziazione per un altro tempo. Non sempre posticipare è un errore!
Anticipare la rabbia
Se certe persone o situazioni difficili non possono essere evitate, preparatevi in anticipo. Decidete sin da subito come controllare la situazione con calma e cosa fare qualora non riusciste a mantenere la calma. Quando la perdo (capita ragazzi!)considero quel momento come esperienza di apprendimento. Valutate l’idea di capire perché certe persone o cose ci facciano arrabbiare così tanto e trovate un differente modo di approccio.
Prendersi una pausa in quel momento
Se sentite l’irritazione e la rabbia salire nel corso di una discussione, dite apertamente di avere bisogno di una pausa. Fate una passeggiata. Stretching. Respirate. Mettetevi in contatto con la parte tranquilla di voi stessi e ricordatevi quanto amore o interesse provate verso l’altra persona.
Compiere scelte
Non c’è bisogno di controllare la rabbia con ancora più rabbia. Ricordatevi che potete scegliere ed evitare di usare parole che fanno male. Questa scelta potrà aiutarvi a dissiparla. E’ incredibile quanto potere abbiano le parole e come a volte riescano ad alimentare il fuoco in noi e negli altri.
Abbandonare l’idea di ottenere sempre qualcosa dagli altri
Invece di pensare come ottenere qualcosa, riflettete su cosa potreste dare. Quando la nostra luce risplende negli altri, viene riflessa per poi torna indietro a noi. L’intero universo fonda la sua natura sullo scambio reciproco.
Conclusione
Quando non riusciamo a controllare la rabbia, usiamo parole capaci di danneggiare i nostri rapporti con persone che amiamo e che si preoccupano di noi. In quei momenti, terminata la sfuriata, l’unica cosa che siamo in grado di fare è chiedere scusa.
Purtroppo, non sempre le scuse riescono ad annullare i danni della rabbia. Sapere di poter fare delle scelte più sane e più compassionevoli per noi stessi e le persone che amiamo è un meraviglioso passo verso la strada per un avita più felice.
Scritto dalla Dott.ssa Veronica Turchetta
Psicologa Clinica di Monterotondo (RM)
tel. 3278259566
Mail: studiopsicologicoturchetta@gmail.com
sito: http://www.studiopsicologicoturchetta.blogspot.com/
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