Hanno tentato di intimorire una donna assegnataria di una casa dell'edilizia pubblica a Roma, approfittando del suo stato di salute. Le vessazioni erano iniziate qualche mese fa, quando i due, un uomo e una donna, hanno iniziato a pretendere del denaro per consentirle di rimanere nell'abitazione, rafforzando le loro ''richieste'' con delle minacce. In piu' occasioni, infatti, la vittima ha dovuto chiedere l'intervento della Polizia. Una volta per aver subito la rottura del vetro di una finestra del suo appartamento, un'altra quando hanno tentato di sfondargli la porta di ingresso con un piccone. A questo punto la donna si e' decisa a sporgere formale denuncia presso il Commissariato Prenestino, diretto da Mauro Fabozzi. Gli investigatori hanno pianificato la trappola per i due. Con l'aiuto della vittima hanno fissato un appuntamento in un luogo pubblico, facendogli credere che la stessa si fosse convinta a consegnare il denaro piu' volte richiesto. Il giorno dell'incontro, avvenuto lo scambio debitamente monitorato e ascoltato a distanza, i poliziotti hanno fermato i due complici. Colti sul fatto hanno tentato di accampare scuse improvvisate, che non hanno incantato gli agenti.
La prova del misfatto sono state le banconote che i due ancora avevano in tasca, e che erano state precedentemente fotocopiate dagli agenti per i riscontri del caso. I due, identificati per P.C., 48enne romana, e V.G., 53 anni anch'egli romano, conosciuto in zona con il soprannome di Rambo, erano gia' noti alle forze dell'ordine. I due complici sono stati arrestati con l'accusa di estorsione.
Condividi