Rignano Flaminio, assolti i cinque imputati. Erano accusati di abusi su bimbi dell’asilo

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Roma Est da Roma Est Magazine Commenti

Condividi

Sono stati tutti assolti i cinque imputati finiti sotto processo nell'ambito dell'inchiesta su presunti abusi sessuali compiuti ai danni di piccoli alunni della scuola materna "Olga Rovere" di Rignano Flaminio. L'assoluzione è stata decisa dal tribunale collegiale di Tivoli, presieduto da Mario Frigenti, dopo circa otto ore di camera di consiglio. Respinta così la richiesta del pm Marco Mansi, che aveva sollecitato una condanna a dodici anni di reclusione ciascuno per i cinque imputati: le maestre Marisa Pucci, Silvana Magalotti e Patrizia Del Meglio, l'autore televisivo Gianfranco Scancarello la bidella Cristina Lunerti. Violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti osceni, sottrazione di persona incapace, turpiloquio e atti contrari alla pubblica decenza, sono i reati che erano contestati a seconda delle singole posizioni processuali agli imputati. Per la Lunerti inizialmente la Procura aveva chiesta l’archiviazione poi respinta dal gip Elvira Tamburelli che dispose l’imputazione coatta. Secondo il pm Mansi gli imputati "in concorso tra loro e con oggetti non identificati, in numero di cinque o più", abusato di 21 bambini nell’anno scolastico 2005/2006. Ciò sarebbe avvenuto, per quanto concerne le tre maestre "con abuso di autorità o relazione domestica o di ufficio derivante dal fatto di essere in servizio quali maestre presso la scuola materna dell'istituto 'Olga Rovere' di Rignano Flaminio". Secondo la ricostruzione dell'accusa i piccoli sarebbero stati sottoposti "ad atti di sevizia e crudeltà", nonché ad assistere o partecipare ad atti a sfondo sessuale, dopo averli portati fuori dalla "Olga Rovere" in orario scolastico. L'inchiesta culminò il 24 aprile del 2007 con l'arresto di sei indagati sulla base di un'ordinanza emessa dal gip Elvira Tamburelli. Il tribunale del Riesame capitolino poi il 10 maggio successivo ne dispose la scarcerazione. Decisione, questa confermata, il 18 settembre successivo dalla Cassazione. Nel corso delle indagini furono svolti anche due incidenti probatori: uno vide coinvolti i minori presunte vittime di abusi, uno riguardò i numerosi oggetti sequestrati. Il primo in particolare riguardò l'acquisizione delle dichiarazioni dei bambini, previa valutazione della loro idoneità a testimoniare. I piccoli, pertanto, non hanno dovuto testimoniare nel corso del processo.

Condividi