Portonaccio, 60enne si impicca in casa. Dietro suicidio debiti per mancanza lavoro

In Cronaca & Attualità da Roma Est Magazine Commenti

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Un uomo di 60 anni, Rodolfo Nanni, si è impiccato nella sua abitazione di via Giuseppe Arimondi a Portonaccio con la corda di una serranda attaccata a una trave. Dalle primissime informazione sembra che avesse problemi economici e di lavoro. A dare l'allarme è stato un parente dell'uomo. Sul posto è arrivata la polizia. L'uomo era in cassa integrazione da 2 anni e faceva solo lavori saltuari , il fabbro che si é impiccato nella sua casa in zona Portonaccio. Secondo quanto si è appreso, l'uomo ha lasciato un biglietto in cui chiede scusa ai due figli e spiega che ha deciso di farla finita a causa dei debiti per la mancanza di lavoro. "Lavorava come fabbro in un negozio che tempo fa ha chiuso, cosí ha iniziato a fare dei lavoretti saltuari". A parlare è un vicino di Rodolfo Nanni, l'uomo che si é impiccato nella sua abitazione di via Arimondi a Portonaccio, a pochi metri di distanza dal luogo dove alcuni mesi fa si sono verificati gli scontri in strada tra i giovani di destra del circolo futurista e quelli di sinistra dei magazzini popolari. "Non era una situazione facile, ma non mi sarei mai aspettato una cosa simile – ha detto l'uomo – Quando l'ho saputo mi è preso un colpo".

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