L’ANIP ITALIA SICURA ha scioperato non celebrando così il 160° anniversario della Polizia di Stato a causa dell’indifferenza e dell’insensibilità dimostrata dall’attuale Governo nei confronti di chi quotidianamente lavora per la sicurezza dei cittadini. Il grave stato di disagio in cui versano gli uomini e le donne della Polizia di Stato ed i loro familiari, le legittime aspettative della categoria per il mancato riordino delle carriere sono alla base di questa protesta. Per produrre sicurezza non si può non considerare l’ordinamento speciale cui è soggetto il personale della Polizia di Stato e gli effetti che si ripercuoterranno sulla sicurezza percepita dalla cittadinanza in ragione di un’assurda riorganizzazione pensionistica. La politica di spending review adottata dal Ministro del Welfare e dal Governo in carica è l’effetto di una ottusa burocratizzazione e incapacità di valutare gli effetti sia riguardo alla Sicurezza sia ai costi di esercizio. Il costo sostenuto dallo Stato per la remunerazione di un anziano appartenente sarebbe da solo sufficiente a retribuire due giovani poliziotti senza considerare poi le prevedibili inidoneità al servizio istituzionale dovute all’età. Tra tutti i diritti violati vi è anche il “diritto di sciopero”, da sempre strumento di lotta e mezzo di tutela e di rivendicazione dei lavoratori. Il DIRITTO DI SCIOPERO deve essere ESERCITATO anche dai lavoratori della Polizia di Stato. Un diritto attualmente negato ai poliziotti ma riconosciuto a tutti dalla Costituzione della Repubblica.
Il Presidente Nazionale
Dott. Flavio Tuzi
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