Da diversi anni teneva segregata in condizioni disumane una donna con problemi psichiatrici. Per questo un romano di settantuno anni e' stato arrestato dagli agenti del Gruppo Sicurezza Sociale e Urbana di Roma. L'attivita' investigativa e' partita all'inizio dell'anno da segnalazioni di cittadini e, dopo una serie di appostamenti, pedinamenti e rilievi fotografici, si e' giunti all'irruzione nell'appartamento di via Oderisi da Gubbio che ha portato all'arresto dell'aguzzino.
La reclusa, una cinquantanovenne in passato piu' volte ricoverata in istituti psichiatrici, era tenuta in uno stanzino umido e angusto di 10 metri quadrati in condizioni di estremo degrado e totale isolamento. I vigili l'hanno trovata nuda e sporca, riversa a terra su un materasso tra gli avanzi dei pasti e pannoloni usati, a farle compagnia solo blatte e altri insetti. Nella casa lucchetti e catene ovunque dalle porte ai pensili della cucina, alla donna era vietato persino l'uso del bagno.
Gli agenti diretti dal comandante Carlo Buttarelli, hanno anche accertato che la donna non era in grado di esprimersi, di provvedere a se stessa e viveva nel totale abbandono. Le era concesso, solo raramente, di affacciarsi su un balconcino dal quale appariva sempre seminuda. Il suo carceriere era delegato a riscuotere la sua pensione sociale che la prelevava e spendeva per lui. L'uomo e' stato condotto a Regina Coeli per sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e circonvenzione di incapace, mentre la donna e' stata affidata direttamente alle cure di una struttura ospedaliera specializzata.
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