Montessori, la protesta di studenti e alunni. Al Miur in prima fila anche l’asina ‘Gina’

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A protestare sotto il Miur contro i tagli del ministro Gelmini alla scuola pubblica e ai plessi Montessori della Capitale i genitori, i piccoli alunni e il corpo insegnante hanno portato, ieri mattina, anche Gina, un'asina sarda di 5 anni. Dopo quello costruito con le bottiglie di plastica, che ha animato la protesta dello scorso autunno, i plessi Montessori di Roma, quello di Santa Maria Goretti, quello di viale Adriatico e quello di via Lemonia (circa 2.500 alunni in tutto), sono arrivati questa mattina in viale Trastevere scandendo lo slogan "Taglia, taglia alla fine l'alunno raglia". "Le scuole Montessori per una scuola di qualità", "Giù le mani dalla scuola pubblica", tante forbici di carta, orecchie di asino e corone fatta con le vecchie mille lire sulle quali era raffigurata Maria Montessori. "Il fatto che si tolgano i soldi alla scuola pubblica è un fatto di inciviltà", sottolineano i genitori che hanno occupato, insieme ai propri figli la gradinata d'accesso del ministero. Circa 400 persone, tra grandi e piccoli, chiedono che la scuola pubblica funzioni: che arrivino, per il prossimo anno, i fondi necessari per gli insegnanti di sostegno, per quelli di inglese, per il tempo pieno e per le strutture che servono agli alunni disabili. Alla protesta ha preso parte anche il consigliere comunale del Pd Paolo Masini che ha sottolineato: "Chiederemo attraverso un'interrogazione in consiglio comunale che l'assessore De Palo intervenga perchè questi sono cittadini di Roma. Basta tagliare i soldi alla scuola pubblica per poi favorire gli amici degli amici. Alemanno deve intervenire". A breve una delegazione di genitori sará comunque ricevuta dai dirigenti del ministero.

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