Montesacro, giovani Collettivo studentesco aggrediti. Denunciato un 25enne esponente di Casapound

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Alcuni giovani appartenenti al Collettivo studentesco Senza Tregua, hanno reso noto durante una conferenza per la stampa di essere stati aggrediti da una decina di persone in via Ugo Ojetti poco dopo la mezzanotte di ieri.
Gli investigatori della Digos di Roma, diretta da Lamberto Giannini, hanno immediatamente fatto scattare le indagini.
I ragazzi aggrediti, tutti maggiorenni, una volta identificati dalla Polizia, sono stati ascoltati a lungo negli uffici della questura. Nessuno di loro però ha voluto sporgere denuncia. Da accertamenti è emerso che gli autori dell’aggressione sarebbero state circa 10 persone ed avrebbero fatto uso di armi improprie, facendo scattare così la procedibilità d’ufficio ai fini dell’azione penale. Dopo i primi riscontri gli investigatori della Digos hanno individuato un giovane di 25 anni, appartenente all’associazione Casa Pound, con diversi precedenti penali per episodi di violenza tra appartenenti ad opposte fazioni politiche. Lo stesso, accompagnato in Questura all’esito dei riscontri, è stato denunciato per lesioni aggravate in concorso con altri. Gli investigatori proseguono comunque le indagini per identificare altri ragazzi che hanno partecipato all’aggressione. Sull’episodio questa mattina, la Digos consegnerà una dettagliata informativa all’Autorità Giudiziaria. Non hanno invece voluto sporgere querela il giovane di nome “Luca”, sedicente appartenente al Collettivo Universitario Senza Tregua di Roma Tre.
In un’intervista apparsa ieri su un quotidiano romano, ha dichiarato: “mi hanno aggredito i fascisti”, affermando di essere stato malmenato in via di Casal del Marmo da due militanti di estrema destra della zona Roma Nord. Anche in questo caso la Digos ha avviato le indagini. Identificato dagli agenti, si tratta di uno studente di Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre di 23 anni, gravitante nell’area del Collettivo studentesco.
Accompagnato negli Uffici della Questura e sentito dagli investigatori della Digos, non ha voluto sporgere querela, minimizzando l’episodio e asserendo di non aver potuto vedere gli aggressori a lui sconosciuti.
Minacciato e poi colpito da una testata e due pugni, non aveva avuto necessità di cure mediche e per questo motivo non si era recato in ospedale o altre strutture pubbliche. La Digos prosegue comunque le indagini per arrivare ad una completa ricostruzione dei fatti.

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