Direttamente dalla Determinazione e relazione della Sezione del controllo sugli entisul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziariadell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), per gli esercizi 2008 e 2009, una cronistoria sulla nuova sede Istat a Pietralata.
Per comodità, si riporta quanto contenuto nel documento: “In data 14 aprile 2000 è stato sottoscritto un Protocollo di intesa per l’avvio del programma di rilocalizzazione delle sedi della pubblica amministrazione e per la riqualificazione dell’area di Pietralata. Il protocollo prevede la localizzazione della sede Istat nel comprensorio di Pietralata, insieme con quelle di altri enti.
In data 25 gennaio 2007 l’Istat ha stipulato con il Comune di Roma la Convenzione per l’acquisizione in proprietà dell’area assegnata nel comprensorio di Pietralata.
Per la costruzione ex-novo di una propria sede unica l’ente si è rivolto alle maggiori istituzioni attive nel settore delle opere pubbliche per far svolgere loro il ruolo di stazione appaltante e quindi adottare gli atti amministrativi conseguenti, mantenendo tuttavia il necessario controllo sugli obiettivi finali.
A seguito di un accordo intervenuto tra l’Istat e il Comune di Roma, nel gennaio 2007 il Provveditorato alle OO.PP. del Lazio ha dunque bandito una gara internazionale per la progettazione definitiva dell’opera. Nel giugno 2008, l’Ente, essendo sorti dubbi sulla conformità dei progetti in gara agli strumenti urbanistici, ha chiesto al Provveditorato la revoca della gara di progettazione, soprattutto in considerazione del fatto che, nel frattempo, la nuova sede unica dell’Istat era stata inserita nel programma degli interventi celebrativi per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Infatti, il particolare regime accordato alle opere del programma sembrava in grado di abbreviare notevolmente i tempi delle procedure di aggiudicazione. Tale motivo ha indotto l’Istat ad affidare alla Struttura di Missione appositamente costituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il ruolo di stazione appaltante per una gara di appalto integrato che individuasse sia il progetto che l’esecutore dei lavori di realizzazione dell’opera.
A settembre 2008, la predetta Struttura ha bandito tale gara sulla base del progetto preliminare approvato a suo tempo dal Comune di Roma. La gara è stata successivamente sospesa e poi annullata, in quanto l’amministrazione comunale aveva ritenuto la progettazione preliminare non più compatibile con l’approvando Piano di zona per il comprensorio di Pietralata.
In assenza del provvedimento di approvazione definitiva delle variazioni urbanistiche da parte del Comune di Roma, l’Istat nell’ottobre 2009 ha dovuto rinunciare alla partecipazione nel programma celebrativo, in quanto i tempi di esecuzione di una nuova gara e quelli necessari per la realizzazione della sede Istat erano divenuti incompatibili con il termine finale del programma stesso, fissato per l’anno 2011.
Avverso il provvedimento del provveditorato di revoca della gara di progettazione (come detto avvenuta nel giugno 2008) alcuni partecipanti alla gara stessa hanno presentato ricorso al giudice amministrativo che in prima istanza non ha accolto le doglianze. Successivamente nell’ambito dell’azione intrapresa da uno dei partecipanti, il Consiglio di Stato, ha annullato il provvedimento di revoca della gara per l’affidamento dei servizi di progettazione della nuova sede Istat. A seguito di proposizione di opposizione di terzo avverso la pronuncia in questione, da parte di altro partecipante alla gara, il Consiglio di Stato con ordinanza n. 5344/2010 ha ritenuto che le motivazioni dell’opposizione fossero meritevoli di accoglimento ed ha sospeso l’efficacia della sentenza suddetta.”
In data 25 gennaio 2007 l’Istat ha stipulato con il Comune di Roma la Convenzione per l’acquisizione in proprietà dell’area assegnata nel comprensorio di Pietralata.
Per la costruzione ex-novo di una propria sede unica l’ente si è rivolto alle maggiori istituzioni attive nel settore delle opere pubbliche per far svolgere loro il ruolo di stazione appaltante e quindi adottare gli atti amministrativi conseguenti, mantenendo tuttavia il necessario controllo sugli obiettivi finali.
A seguito di un accordo intervenuto tra l’Istat e il Comune di Roma, nel gennaio 2007 il Provveditorato alle OO.PP. del Lazio ha dunque bandito una gara internazionale per la progettazione definitiva dell’opera. Nel giugno 2008, l’Ente, essendo sorti dubbi sulla conformità dei progetti in gara agli strumenti urbanistici, ha chiesto al Provveditorato la revoca della gara di progettazione, soprattutto in considerazione del fatto che, nel frattempo, la nuova sede unica dell’Istat era stata inserita nel programma degli interventi celebrativi per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Infatti, il particolare regime accordato alle opere del programma sembrava in grado di abbreviare notevolmente i tempi delle procedure di aggiudicazione. Tale motivo ha indotto l’Istat ad affidare alla Struttura di Missione appositamente costituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il ruolo di stazione appaltante per una gara di appalto integrato che individuasse sia il progetto che l’esecutore dei lavori di realizzazione dell’opera.
A settembre 2008, la predetta Struttura ha bandito tale gara sulla base del progetto preliminare approvato a suo tempo dal Comune di Roma. La gara è stata successivamente sospesa e poi annullata, in quanto l’amministrazione comunale aveva ritenuto la progettazione preliminare non più compatibile con l’approvando Piano di zona per il comprensorio di Pietralata.
In assenza del provvedimento di approvazione definitiva delle variazioni urbanistiche da parte del Comune di Roma, l’Istat nell’ottobre 2009 ha dovuto rinunciare alla partecipazione nel programma celebrativo, in quanto i tempi di esecuzione di una nuova gara e quelli necessari per la realizzazione della sede Istat erano divenuti incompatibili con il termine finale del programma stesso, fissato per l’anno 2011.
Avverso il provvedimento del provveditorato di revoca della gara di progettazione (come detto avvenuta nel giugno 2008) alcuni partecipanti alla gara stessa hanno presentato ricorso al giudice amministrativo che in prima istanza non ha accolto le doglianze. Successivamente nell’ambito dell’azione intrapresa da uno dei partecipanti, il Consiglio di Stato, ha annullato il provvedimento di revoca della gara per l’affidamento dei servizi di progettazione della nuova sede Istat. A seguito di proposizione di opposizione di terzo avverso la pronuncia in questione, da parte di altro partecipante alla gara, il Consiglio di Stato con ordinanza n. 5344/2010 ha ritenuto che le motivazioni dell’opposizione fossero meritevoli di accoglimento ed ha sospeso l’efficacia della sentenza suddetta.”
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