Fitch Ratings ha confermato alla Provincia di Roma il rating a lungo termine 'AA-' e il rating a breve termine 'F1 +'. Le prospettive per il rating a lungo termine sono stabili. L'azione di rating interessa sia i circa 880m di euro di debito in essere a fine 2010, comprese le obbligazioni iniziali di valore pari a 300m di euro, sia i prestiti futuri.
I rating riflettono una moderata necessità di indebitamento della Provincia di Roma, il suo ricco profilo socio-economico e il controllo atteso sulla spesa, che dovrebbe garantire solide performance di bilancio nel medio termine.
Il mancato controllo della spesa, con conseguenti rapporti di copertura del servizio del debito [il Debt service cover ratio è il rapporto tra il flusso di cassa operativo e il servizio del debito per quota capitale e quota interessi NdT] strutturalmente minori, o l’aumento della pressione sulla liquidità, potrebbero indurre a ridurre il rating. Al contrario, un debito minore e una crescita economica maggiore del previsto a supporto dei risultati di bilancio, potrebbero portare a un innalzamento del rating, a condizione che vi sia stato anche un miglioramento del rating nazionale.
Nel 2010 la Provincia di Roma ha ottenuto performance di bilancio in linea con le aspettative di Fitch. Il congelamento degli stipendi e il blocco del turnover dovrebbero limitare la crescita della spesa intorno all’1% nel periodo al 2011-2013. Il controllo della spesa e il progressivo recupero delle imposte provinciali, alimentate da una previsione di crescita media del PIL dell’1,5% nel periodo 2011-2013, dovrebbe spingere il margine operativo da una media di 75m di euro negli ultimi tre anni a circa 90m di euro entro il 2013.
Nel medio periodo, con la graduale introduzione del federalismo fiscale, le entrate della Provincia di Roma dovrebbero riflettere maggiormente il suo ricco profilo socio-economico, dimostrato da un PIL pro capite superiore del 25% alla media UE. Il decreto legislativo sul federalismo fiscale ha migliorato in misura sostanziale la flessibilità fiscale delle province italiane, dato che esse sono autorizzate ad aumentare l'aliquota fiscale sulle assicurazioni dall'attuale 12,5% al 16%. Se la Provincia di Roma introducesse questa flessibilità, potrebbe generare ulteriori 50m di euro, pari a circa il 10% delle sue entrate operative.
Le limitazioni imposte dal patto di stabilità interno dovrebbero spingere alla graduale riduzione degli investimenti al 15% della spesa totale, dal 20% del periodo 2006-2010, e portare nel periodo 2011-2013 a bilanci quasi in pareggio prima della variazione del debito.
La mancata creazione di nuovo indebitamento da parte della Provincia di Roma nel 2010 ha ridotto il debito a 880m di euro, ovvero al 150% delle entrate correnti, e Fitch si aspetta che esso rimanga intorno a questo livello nel periodo 2011-2013. La prudente politica di gestione del debito della Provincia di Roma fa affidamento sulla prevalenza di strumenti di debito a tasso fisso (85%) e sulla sostenibilità del debito, come indicato da una scadenza media del debito pari a 11 anni, in linea con il rimborso del debito, e che Fitch si aspetta divenga pari a 10 anni entro il 2013.
I buoni saldi di cassa, pari a 180m di euro a fine 2010, riflettono l’efficiente raccolta fiscale della Provincia di Roma. Fitch rileva tuttavia l'aumento dei crediti correnti relativi ai trasferimenti dalla Regione Lazio ('A-' / Stable) a 440m di euro, ovvero al 75% delle entrate correnti nel 2010.
La tensione sulla liquidità a livello regionale potrebbe tradursi in un ulteriore accumulo di crediti, che a sua volta è probabile influenzi negativamente la liquidità della Provincia e la creazione di flussi di cassa.
Con circa quattro milioni di abitanti, Roma è una delle province più popolate d'Italia. L'economia locale ammonta al 9% del valore aggiunto lordo dell'Italia.
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